L’ANGELO DELLA MORTE

Una lettera della mia amica Laura pubblicata su Medicina e Persona. Laura lavora in un reparto di malati cosiddetti terminali; io la chiamo ” l’angelo della morte “, sa fare compagnia nell’istante più vero della vita con tenerezza e speranza.  
GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE!!!!
Le vostre rassegne stampe mi aiutano a pormi meglio nel mio lavoro ma soprattutto a considerare gli ammalati e me stessa, come uomini.
Mi chiamo Laura Marotta sono infermiera lavoro all’IRCCS San Donato  nel reparto di Oncologia.
Sono grata al Signore x avermi messa su questa strada,dopo anni di completa perdizione fisica e spirituale,è proprio vero dopo la Croce e la Morte vi è la Resurrezione e il Signore,se invocata, non la nega a nessuno.
Vorrei solo raccontarvi quest’episodio che mi sollecita a proseguire su questa strada e vi testimonia che il vostro lavoro di “rassegna stampa” non è sterile.
L’altra notte ero in ospedale, verso le tre un paziente di 54 anni “terminale”, morto l’indomani alle 12, mi chiama perchè iniziava a stare male,agitato insofferente ma lucido e collaborante,mi chiede di scendere dal letto e mi supplica di portarlo in bagno,vuole fumare una sigaretta.Lo aiuto a mettersi in carrozzina lo copro con un panno di lana e lo porto in una veranda coperta fuori dal reparto e gli faccio fumare una sigaretta, dopo pochi minuti inizia ad essere a tratti dispnoico e lo riporto a letto. Chiamo il collega per farmi aiutare, da sola non ci sarei riuscita ormai anurico era una montagna di uomo edematoso,(mi sento le lamentele della collega che invece di alzarlo dovevo posizionare le spondine e chiamare il medico per iniziare l’infusione continua di morfina, come da disposizione medica lasciata nel pomeriggio), non rispondo, dopo avermi aiutata lei ritorna in infermeria, io resto con il paziente gli metto l’ossigeno  mi chiede l’acqua e mi dice “sembro un bambino, mi devi fare tutto”, io rispondo “che bella coppia che facciamo, tu il bambino ed io la tua mamma”, lui mi prende la mano e mi dice piangendo “tu stai facendo anche più di mia madre e tu Laura,(prende fiato),sarai sempre più di una madre per me.Dopo mi chiede una fiala di morfina che pratico al bisogno su richiesta del paziente sofferente,dopo dieci minuti dorme;sembra prorpio il mio bambino(che non ho). 
Immaginate la mia gratitudine a Dio per avermi messo in questo posto e davanti a questi pazienti.
Vorrei solo per un giorno invitare, in luoghi simili a quello dove lavoro io,tutte quelle persone che si riempiono la bocca,di eutanasia,di testamento biologico, senza che hanno mai avuto contatti con queste persone o che l’hanno avuto in una condizione sterile,di studi di statistiche di protocolli e di quant’altro non metta in discusiione la tua vita e la tua apertura di cuore. 
Vi ringrazio ancora e vi esorto a continuare il vostro lavoro con l’amore che traspare anche da una scatola nera,come io solitamente chiamo il pc.

Grazie,   Laura.

http://files.splinder.com/b01f9ff563f68eb1bb77a5ac12bd0a38.jpeg

L’ANGELO DELLA MORTEultima modifica: 2008-01-31T21:08:26+01:00da ritina5
Reposta per primo quest’articolo

3 pensieri su “L’ANGELO DELLA MORTE

I commenti sono chiusi.