“DON CAMILLO E LA FEDE”

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«Peppone si seccò e andò a piantarsi a gambe larghe davanti a don Camillo: “Si può sapere che cosa volete da noi? Veniamo forse noi da voi?”. [Risponde don Camillo]: “E cosa c’entra? Anche se voi non venite in chiesa Dio esiste sempre e vi aspetta”. Lo Smilzo intervenne: “Il reverendo ha forse dimenticato che noi siamo scomunicati?”. “È una questione di secondaria importanza – replicò don Camillo –. Anche se siete stati scomunicati, Dio continua ad esistere e continua ad aspettarvi. Scusate tanto: io non sono iscritto al vostro partito, non pratico la Casa del Popolo e sono considerato un nemico del vostro partito. Per questi fatti potrei forse asserire che Stalin non esiste?”. “Stalin c’è, e come! E vi aspetta al varco!” urlò Peppone. Don Camillo sorrise: “Non lo metto in dubbio e non l’ho mai messo in dubbio. E se io ammetto che Stalin esiste e mi aspetta, perché tu non vuoi ammettere che Dio esiste e ti aspetta? Non è la stessa cosa?”. Peppone rimase molto colpito da questo elementare ragionamento. Ma lo Smilzo intervenne: “La sola differenza è che, mentre il vostro Dio nessuno lo ha mai visto, Stalin lo si può vedere e toccare. firma Guareschi
E se anche io non l’ho visto e toccato si può vedere e toccare quello che Stalin ha creato: il Comunismo!”.
Don Camillo allargò le braccia: “E il mondo sul quale viviamo io, te e Stalin non è forse una cosa che si vede e si tocca?”.»
Tratto da [Factum.splinder.com] 30.5.2008
“DON CAMILLO E LA FEDE”ultima modifica: 2008-05-31T14:36:16+02:00da ritina5
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