POTENZIALE STERMINATO

 http://www.blogscienze.com/wp-content/uploads/2008/06/scoperta-molecola-che-fa-maturare-cellule-cerebrali.jpg

 Il neurologo Clive Svendsen: Le pluripotenti costituiscono una delle scoperte più importanti, molto più della pecora clonata Dolly
 Il potenziale adesso è sterminato

 DA MADISON
( WISCONSIN)
 C
live Svendsen, professore di neurologia all’Università del Wisconsin, direttore del Centro per la Medicina rigenerativa e sulle cellule staminali, fa parte di una delle due e­quipe che lo scorso anno hanno scoperto le­ cellule staminali pluripotenti indotte: cellule adulte riportate allo stadio embrionale e trasformate nei tessuti in cui vengono impiantate. Al congresso di Madison il professor Svendsen è ­venuto proprio a parlare delle possibili applicazioni del cosiddetto Protocollo Yamanaka. E riesce a stento a contenere il suo entusiasmo.
 Si respira un’autentica eccitazione al summit. A cosa è ­dovuta?

 Questa­ vera alchimia:­come prendere del piombo e trasformarlo in oro. Possiamo estrarre delle cellule adulte, renderle pluripotenti e farne quello che vogliamo. Il potenziale­ sterminato. Questa per me­, una delle scoperte più fenomenali nel campo della biologia. Ancora più della pecora Dolly. Quella nel 1997 apre una pagina inedita e controversa nella storia umana. Invece oggi siamo qui, con una rivoluzione dalla portata ancora difficile da intuire.

 Come pensa che questo nuovo protocollo possa contribuire a cambiare la medicina rigenerativa?

 Una scoperta straordinaria, che non cambierà solo
lo studio delle terapie cellulari ma anche il modo in cui studiamo le malattie. Ci permette infatti di osservare con occhi nuovi malattie che non siamo stati capaci di comprendere prima d’ora. Prendendo le cellule della pelle di pazienti con malattie specifiche e trasformandole nel particolare tipo di tessuto affetto dalla malattia, ad esempio, possiamo capire che cosa causa la malattia stessa. Gli effetti di questi studi si ripercuoteranno in modo molto più esteso che sull’evoluzione delle terapie rigenerative. Potrebbero condurre a svolte fondamentali nella comprensione di malattie oggi incurabili.
 Alla conferenza sulle staminali partecipano numerose associazioni dei pazienti. La loro presenza la motiva o mette il suo lavoro eccessivamente sotto pressione?

 Devo dire la verità: noi scienziati
siamo un po’ altezzosi. Quando ho sentito parlare del summit per la prima volta ero scettico. Ma poi ho capito che l’apertura al pubblico è ­importante. Soprattutto in questa fase di passaggio dal laboratorio ai test clinici, ci deve essere un continuo scambio di vedute fra gli scienziati e il pubblico. Il rischio altrimenti­c è he la scienza prenda direzioni ardite, ma non necessarie. ­ importante che ci siano occasioni e spazi di confronto, in cui i ricercatori si trovano faccia a faccia con gli utilizzatori finali delle loro scoperte. Ci dà un punto di vista diverso delle malattie. Ed­ ache un’occasione per trasmettere al pubblico informazioni accurate sullo stadio della ricerca.
 Dopo la scoperta delle cellule adulte pluripotenti, crede che ci sia ancora spazio per la ricerca sulle staminali embrionali, che non hanno registrato alcun successo clinico malgrado anni di ricerca e ingenti fondi
spesi?
 Credo che sul piano strettamente scientifico ci siano ancora spazi di collaborazione con gli scienziati che studiano le embrionali, se non altro come confronto per capire il più velocemente possibile come sfruttare il potenziale delle cellule adulte pluripotenti.

 Elena Molinari

Fonte Avvenire

 
POTENZIALE STERMINATOultima modifica: 2008-09-24T23:44:27+02:00da ritina5
Reposta per primo quest’articolo