OBAMA, IL CONGO E LA SALVEZZA

Crediamo (credono) davvero che l’elezione di Obama sarà la salvezza per tutti, il riscatto?

La strage silenziosa in Congo, che va avanti da più di un decennio ma di cui solo ora si sente parlare (e rimane sempre il dubbio che anche questo sia voluto) dimostra come l’uomo sia impotente ad eliminare l’ingiustizia. Ciascun uomo (io, tu), perchè ciascun uomo (io, tu) questa ingiustizia se la porta nel cuore.

Non sarà Obama a salvare l’umanità, e il mondo, anche ne avesse l’intenzione, anche se ne avesse la possibilità. Perchè ognuno di noi è incapace di salvare anche solo se stesso, si chiami Obama, con il nome di un abitante del cuore dell’Africa o del cuore di questa Europa colma di sciocco orgoglio e vana speranza.

Ognuno di noi (io, tu) può sperare di salvare la propria dolente umanità, la propria dolente piccolezza, e quindi il mondo, solo accettando di venire salvato. Solo pregando di venire salvato.

 

Grazie al blog amico Berlicche

OBAMA, IL CONGO E LA SALVEZZAultima modifica: 2008-11-10T14:21:08+01:00da ritina5
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11 pensieri su “OBAMA, IL CONGO E LA SALVEZZA

  1. Poco fa su questo blog commentavi tutta compiaciuta che il mondo è lo stesso, da sempre. Ecco, non ti viene il dubbio che tutte le preghiere del mondo, da quando esiste l’uomo sulla terra, non siano servite minimamente a salvarlo? Nessuno pensa razionalmente che Obama sia la salvezza di alcunché, ma invocare la preghiera significa confondere i piani.

  2. Il mondo è sempre lo stesso ma le persone no, nascono, muoiono e le generazioni si susseguono. Tutti gli esseri umani si trovano a dover combattere con il “mondo”, se hanno la ventura di poter nascere. Nessuna confusione di piani, caro amico, Dio non è estraneo alla sorte delle Sue creature e, a volte, interviene, quando è invocato, quando le risorse umane non sono più sufficienti.

  3. Vabbè alla fine come sempre è una questione di fede e non di ragione.
    Quel che è certo, però, è che nessuno spera che Obama salvi “la propria dolente umanità, la propria dolente piccolezza”: questo è confondere i piani (politico ed esistenziale).
    Affermare che quaòcuno aspetta da Obama la propira salvezza personale è fare una caricatura della realtà.

  4. “Vabbè alla fine come sempre è una questione di fede e non di ragione.
    Affermare che quaòcuno aspetta da Obama la propira salvezza personale è fare una caricatura della realtà.”

    Oh, bravo, è dall’inizio che tento di dire questo! Poi tra fede e ragione non c’è opposizione, si completano. La Fede senza la Ragione è monca, la Ragione senza la Fede è cieca.

  5. E’ l’autore dell’articolo che hai postato a sostenere che Obama non può dare la salvezza personale. Ma siccome questa è una cosa che non pensa né dice nessuno, salvo l’autore stesso dell’articolo, se ne deduce che è lui a fare una caricatura della realtà, solo per poter fare il predicozzo e dire che la salvezza personale viene dalla preghiera.
    Ammesso che venga dalla preghiera, il paragone con Obama (o con qualunque altro politico) è pertanto sbagliato in partenza, perché suppone che la gente confonda il piano politico con quello esistenziale, mentre invece la distinzione è chiara a tutti.

  6. berlicche è un idiota, e questo articolo non ha senso, e chi gliene dà dovrebbe farsi internare perchè certe cazzate sciupano il buon senso e la ragione che nel tuo caso non ha niente a che vedere con la fede. Per dire le cose come stano, poi se vuoi te lo posso dire in un modo meno offensivo.

  7. Caro Guido, una volta, tanto tempo fa, haimè, c’era la pubblicità di un celebre dentifricio, con la bellissima Virna Lisi, con una bocca a dir poco magnifica, che poteva dire ciò che voleva. Anche tu, Guido, puoi dire ciò che vuoi; al massimo verrai a farmi visita alla neuro!;-C
    Non mi offendo… La gente sì, che confonde il piano politico con quello esistenziale, viste le aspettative e i deliri osannanti; in primis i giornaloni, che hanno accolto l’elezioni del Presidente Americano. Il fatto che tu non ne abbia gioito (almeno pare…) non vuol dire che non ti sia accorto delle folle festaiole e dei servizi televisivi.

  8. Daniele, scusami, nel commento per Guido c’è inclusa anche la risposta per te, mi sono distratta, pensavo fossero tutti e due di Guido, i comm. Ciao, ci vediamo in manicomio, eheheh………….

  9. Mah guarda io ho gioito perché la sconfitta della destra americana di Bush è sempre una bella notizia, e poi perché non possiamo non riconoscere che un presidente nero è una svolta epocale in un paese che fino a ieri non lasciava sedere in negri negli stessi posti dei bianchi, e che se oggi è così ricco lo deve al fatto di aver campato fino a ieri sullo sfruttamento schiavistico dei negri.

    Le folle osananti si spiegano in due modi: primo, col fatto che questa elezione fa tirare unsospiro di sollievo a tutto il mondo, dopo la presidenza peggiore della storia (quella dello schifoso e criminale Bush jr.). Secondo, col fatto che ormai è tutto spettacolarizzato e in diretta tv. Ma si tratta di reazioni euforiche e superficiali, non è che la gente adesso va a dormire pensando ad Obama. E poi non vedo la differenza con le folle osannanti che gridano Woitjla santo subito o che vanno all’angelus del papa.

    Detto questo, Obama ha già votato provvedimenti molto discutibili (per me, forse non per te) tipo misure repressive contro l’immigrazione messicana, il salvataggio pubblico delle banche private, il sostegno Israele contro Hamas eccetera.

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