AH, QUESTI ATEI NOSTRANI…

Di solito si sente dire che i cattolici non rispettano le idee altrui, che impongono con forza il proprio modo di pensare indottrinando le masse, che limitano la libertà altrui, etc…
Invece, se c’è qualcuno che sta facendo propaganda guidato solamente all’odio, questi sono i fanatici dell’UAAR.
In tempi come questi, dove creatività ed ingegno sono bestie quasi estinte, l’unione degli atei ha deciso di copiare una campagna “made in UK”[1], successivamente copiata dagli spagnoli, che prevede l’affissione sui mezzi pubblici di trasporto di uno slogan per l’ateismo.
In inghilterra lo slogan mostrato sugli autobus era:

 

There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life
(Probabilmente non c’è nessun Dio. Smetti di preoccuparti e goditi la vita)


Che nonostante correlasse, a torto, il “preoccuparsi” con l’esistenza di Dio, lasciava spazio alla possibilità che invece Dio possa esistere.
Gli atei nostrani, nel pieno di una crisi creativa, hanno dato fondo a tutte le loro facoltà mentali per generare lo slogan[2]:

La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno


Che stavolta è un asserto privo di dubbio, quindi sono pronti a presentare la prova definitiva e schiacciante della non esistenza di Dio. Wow! Nemmeno Eegon Spencler dei “Ghostbuster” con il suo “squinternometro” poteva riuscire in una tale impresa…
Inutile dire che, ancora una volta, gli adepti della setta “UAAR” sono scaduti nel ridicolo.
Ovviamente il loro motivo è nobile ed altruistico: «La nostra sfida al card. Bagnasco nella sua città». Dunque, non lo fanno perché per loro è una verità, non lo fanno perché pensano che la gente vivrebbe realmente “meglio” leggendo quello slogan; vogliono vendicarsi del “Cardinale Cattivo” che gli ha fatto la bua!
Fanno tenerezza.
Non sempre però questi “slogan” sortiscono l’effetto desiderato…
Mi hanno raccontato:

Da un sacerdote arriva furente un futuro sposo che inizia a dirgli: Guardi che mi sposo in chiesa solo per accontentare la famiglia di lei, ma io non credo e perché la Chiesa… – e inizia la tiritera anticlericale.
Il sacerdote gli dice di calmarsi, e gli chiede un favore: per un mese, ogni sera prima di addormentarsi dica: “Dio non esiste, il Paradiso e l’Inferno li hanno inventati i preti”. Lui si stupisce di questa richiesta, e comunque la esegue….
Dopo qualche settimana il prete se lo vede ritornare pieno di dubbi… ed alla fine si è convertito!!!


Il fatto è che non basta uno slogan o un discorsetto da cinque minuti per “sedare” l’irrequietezza dell’animo umano. Fosse stato così semplice saremmo stati, fin dall’età della pietra, tutti atei e privi di dubbi. Invece c’è chi si interroga tutta la vita e, riflettendo, osserva che Qualcosa di diverso dalla mera dimensione tangibile c’è.

 


Grazie all’amico Seraphim per l’ironico e intelligente contributo.

AH, QUESTI ATEI NOSTRANI…ultima modifica: 2009-01-13T12:23:52+01:00da ritina5
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29 pensieri su “AH, QUESTI ATEI NOSTRANI…

  1. certo che andare a spendere soldi solo per affiggere una cosa del genere sugli autobus…

    spero non lo abbiano fatto con soldi pubblici!

    mi chiedo solo se quelli dell’uaar avranno come magra consolazione un immediato tornaconto economico(da parte di chi non so),altrimenti la cretinata sarebbe quadrupla.

  2. I nostri “casarecci” atei non avendo argomenti “ragionevoli” si attaccano al tram! Ho visitato il sito Uaar è ho potuto costatare di che pasta sono fatti i componenti; sono la creme dell’ intellettualità!

  3. Sentiamo, di che pasta sono fatti i componenti?
    Comunque, non capisco molto l’utilità della pubblicità dell’UAAR, ma non vedo nemmeno lo scandalo. E soprattutto non vedo assolutamente il perché di questa assurda mania di descrivere l’avversario come uno guidato dall’odio. Questa cosa sì che è veramente scorretta e odiosa: che c’entra l’odio con l’affermazione che dio non esiste?

  4. Perchè bisogna affiggere una cosa del genere?
    Cosa spinge delle persone a spendere soldi “non pubblici” per slogheggiare contro la sensibilità religiosa di miliardi di persone, anzichè spenderli per le mille cause umanitarie e sociali?
    Non può che essere un sentimento di frustrazione, li dove non è un sentimento di odio.
    Trovo stupida e demenziale l’iniziativa, incredibilmente affannosa la sua apologia.
    Inoltre, su quali basi scientifiche si supporta un asserto che vorrebbe confutare un altro asserto che quantomeno è antropologicamente e sociologicamente comprovato come sentimento umano, direi perfino innato.
    In Olanda l’ora di religione è obbligatoria.
    In tutte le nazioni d’Europa si insegna religione a scuola, tranne la Francia, esclusa una regione che non ricordo, la Slovenia e la rep.Ceca.
    Ovunque è confessionale a seconda della maggioranza, in Olanda è aconfessionale, ma con un riferimento preciso e approfondito della cultura religiosa cristiana.
    In tutto il mondo si insegna inoltre religione, in quanto è un aspetto culturale che influenza e ha influenzato la storia, la filosofia, l’arte, la cultura, la letteratura, le costituzioni, le ideologie dei popoli, di tutti i popoli.
    Non vi è mai stata civiltà senza religione.
    Ciao Ritina, il tuo blog è una fonte inesauribile di interessanti argomenti.

  5. “Cosa spinge delle persone a spendere soldi “non pubblici” per slogheggiare contro la sensibilità religiosa di miliardi di persone, anzichè spenderli per le mille cause umanitarie e sociali?
    Non può che essere un sentimento di frustrazione, li dove non è un sentimento di odio.”

    Uhm… non granché come spiegazione. La tua è una domanda retorica, e la risposta una tua affermazione assolutamente non dimostrata. Di solito l’odio ha altre manifestazioni che non qualche slogan ironico. Ritenta.

  6. Caro Guido, d’accordo l’odio non c’entra niente ma rimane il fatto dell’inutilità di simile slogan.
    Tanto chi è ateo rimane ateo e chi credente rimarrà credente non mettiamo in mezzo cose che non c’entrano come gli insegnanti di religione…La religione è qualcosa che è degli uomini e quindi merita di essere studiata in ogni caso, caro il mio saputello…che poi siano scelti dai vescovi è normale mica un comunista può insegnare religione al limite potebbe parlare di Marx non di Dio

  7. Guido, cosa devo ritentare?
    Io non sono qui per vincere, tu si?
    Nemmeno per spiegare, solo per dire la mia, se ho da dire qualcosa.
    Per l’esattezza, ho scritto:

    “Perchè bisogna affiggere una cosa del genere?
    Cosa spinge delle persone a spendere soldi “non pubblici” per slogheggiare contro la sensibilità religiosa di miliardi di persone, anzichè spenderli per le mille cause umanitarie e sociali?
    Non può che essere un sentimento di frustrazione, li dove non è un sentimento di odio.
    Trovo stupida e demenziale l’iniziativa, incredibilmente affannosa la sua apologia.
    Inoltre, su quali basi scientifiche si supporta un asserto che vorrebbe confutare un altro asserto che quantomeno è antropologicamente e sociologicamente comprovato come sentimento umano, direi perfino innato.”

    E’ il massimo che ho potuto esprimere, ma è qualcosa Guido, rispetto al tuo inutile e inspiegabile sarcasmo o delle tue offese.
    Ad essere sincero, non sei mai troppo offensivo, solo un pò.
    Ricambio la stima.

  8. @ teo
    Mamma mia che permaloso. Senso dell’ironia e dell’autoironia, ne hai mai sentito parlare? Vedi offese dappertutto, c’è qualcosa che non va. Siccome miliardi di persone hanno un sentimento religioso (però il sentimento religioso dei musulmani tende ad offenderti molto spesso, mi pare), ne deduci che chi non ce l’ha è frustrato e portatore d’odio. Se permetti è un ragionamento che non regge. L’odio di cui parli lo presumi ma non lo puoi dimostrare. Quando dico “ritenta”, voglio solo dire che prima devi mostrarmi dove sta e come si esprime l’odio di cui parli, e poi eventualmente spiegarmene le cause. Se un frase che nega l’esistenza di Dio è espressione d’odio, qualunque cosa può essere definita espressione d’odio, anche negare che il vero Dio sia Allah o che Mozart sia meglio di Brahms.
    P.S. visto che sono il saputello di turno, per l’ennesima volta: un po’ con l’apostrofo! 🙂

    @danilo
    anche a te fa difetto il sense of humour, vedo.
    Se qualcuno si paventa come uno scandalo l’ipotesi che gli atei utilizzino fondi pubblici (perché no, poi?) lo rassicuro: i soldi pubblici vanno alle confessioni religiose, per lo più alla Chiesa cattolica, la quale poi provvede a reinvestirli in slogan pubblicitari che non hanno nulla da invidiare a quelli della Barilla.
    Quanto agli insegnanti, grazie della lezioncina: peccato che nulla dice che debba essere il vescovo (cioè un privato cittadino che prende ordini da un capo di stato estero) a scegliere gli insegnanti di religione. Succede così solo in Italia. Se dev’essere la Chiesa a scegliere chi può fare l’insegnante e chi no, che se li paghi lei e non li faccia pagare al contribuente! Anche perché così non si tratta di insegnanti di religione, ma di catechisti: una differenza abissale.

  9. Guido, io sono molto permaloso, estremamente suscettibile, cosa credevi?
    Se vuoi parlare con me dimostra rispetto, rispetta le regole del dialogo, altrimenti io ti ignoro beatamente.
    A fare lo shampoo all’asino, si perde acqua e sapone.
    Un pò con l’apostrofo…mah!
    Ma quanto sei soddisfatto?

  10. @teo
    Calmati pivello, di certo le regole del dialogo non me le insegni tu. Non so quale sia il tuo concetto di rispetto, ma se sei permaloso sono problemi tuoi. Invece di fare la voce grossa cerca se puoi di dimostrare le tue affermazioni (“Non può che essere un sentimento di frustrazione, li dove non è un sentimento di odio”), altrimenti sono io che ti ignoro.

  11. Per quelli interessati al merito della discussione e non alle schermaglie personali, ripeto: non capisco molto l’utilità dell’iniziativa, anche se mi sembra del tutto ovvio che Dio non esiste.
    E’ chiaro che gli slogan valgono per quello che valgono, cioè poco, ma suppongo che lo scopo fosse proprio quello di sollevare un dibattito, non quello di dimostrare che Dio non esiste (anche perché come è noto dimostrare la non-esistenza di un ente è un’impossibilità logica: l’onere della prova spetta sempre a chi ne afferma l’esistenza).
    Il discorso di Teo fa acqua in molti punti: 1) è indimostrabile (e falso, aggiungo io) che ateismo significhi frustrazione e tantomeno odio; 2) è falsa la tesi secondo cui l’universale diffusione del senso religioso provi qualcosa: anche il furto, lo stupro e la menzogna sono universalmente diffusi, e allora? Non esiste civiltà senza violenza, questo dimostra il valore della violenza? 3) per quanto minoranza, gli atei sono sempre esistiti in tutte le epoche e in tutte le culture, quindi anche l’ateismo andrebbe considerato come una possibilità conaturata all’essere umano; 4) quella della “sensibilità” urtata è la più insostenibile e ricattatoria delle argomentazioni. Le sensibilità dovrebbero avere pari diritti, quindi non si capisce perché quella dei cattolici dovrebbe valere più di quella degli atei. Una società liberale è fatta apposta perché ognuno possa esprimersi liberamente: certo ai cattolici darà fastidio il Gay Pride, ma nessuno pensa che magari agli atei dà altrettanto fastidio la processione del Te Deum. Finché nessuno dei due viene deliberatamente offeso in modo diretto, entrambi dovranno armarsi di santa pazienza e sopportare la libera espressione altrui. Un conto è bestemmiare la Madonna o dire che tutti i cattolici sono pedofili, un conto è asserire la non-esistenza di Dio. Solo una mente che non concepisce la libertà di pensiero può percepire quest’ultima cosa come un’offesa.

  12. Calmati pivello?
    Ma come parli, ti sei incazzato?
    Non mi calmo per niente, se il risultato è farti incazzare cosi.
    Non sarai mica permaloso?
    Io non devo dimostrare niente, non capisci?
    Io esprimo la mia idea su un fatto.
    Sei tu che hai bisogno di altro, ed io non mi curo delle tue fesserie.
    Pivello…fortissimo…sei un grande.

  13. Schermaglie personali?
    Bravo.
    Sei qui solo per questo.
    Non ho detto che l’ateismo è frustrazione e odio, ma il gesto che porta a spendere quattrini per dichiarare una cosa stupida e infondata, oltre che senza alcun senso.
    Prima inesattezza.
    Vista la premessa errata al punto 1, non vale la pena andare avanti, non leggo altro.
    Hai sbagliato, non hai rispettato quello che ti ho chiesto come condizione.

  14. Pivello in senso affettuoso, dai, si vede che sei un ragazzino che tratta temi che non sa maneggiare, ma non è colpa tua, avrai tempo per imparare.
    Non hai detto che l’ateismo è frustrazione e odio, ma il senso è esattamente quello, e lo sai bene anche tu. Ora se vuoi attaccarti a questioni di lana caprina, fai pure, se vuoi dire qualcosa di interessante invece di menare il can per l’aia, di materiale te ne ho dato. Se non hai argomenti, non tirare in ballo il rispetto.
    E ancora una volta: che la cosa dichiarata dagli atei sia 1)stupida, 2)infondata, 3)senza senso non è un dato oggettivo, ma un tuo personale giudizio, tutto da dimostrare e discutere. Già la tua premessa, pertanto, è opinabile: figuriamoci la dichiarazione che ritieni stupida e infondata e l’odio e la frustrazione.

  15. Si è perso un pezzo, sorry: “figuriamoci IL NESSO tra la dichiarazione che ritieni stupida e infondata e l’odio e la frustrazione”

  16. Passi per ragazzino, passi per pivello, ma non crederai di essere l’unico a saper maneggiare “temi”? Temo di si, lo credi.
    Io non maneggio, io non devo spiegazioni, io non devo dimostrare, LO CAPISCI?
    Io parlo, parlo, parlo.
    Perchè ho voglia di parlare, di esserci, di esprimere la mia opinione.
    Tu invece sei una mezza tacca che attacca le persone e le opinioni, senza nessuna autorevolezza e autorità per farlo.
    Credi di essere da Costanzo?
    Smontati, sgonfiati, ridimensionati, sei solo uno che rompe le scatole.
    E non sei più un ragazzino, cerca di fare l’uomo.
    Ti ho detto come fare, se vuoi essere preso sul serio.

  17. Ma certo che sono una mezza tacca, ho mai detto il contrario? E allora? Hai qualcosa di interessante da dire sulle obiezioni che ti ho mosso o vale ancora la scusa che non mi sono rivolto a te come vossignoria pretende? Se sì, bene, se no, aria: hai detto che mi avresti ignorato, ma sei sempre qui a replicare ad ogni virgola.

  18. Questa iniziativa degli atei per diffamare la verità la trovo controproducente…
    è come se un combattente non avesse più armi da usare contro il nemico ed allora ricorresse ai colpi proibiti…dall’intelligenza e dalla decenza.
    diceva Isaia…”guai a voi che vi tirate addosso la rovina con corde da buoi”…

  19. David, mi sa che la fai più grossa di quello che è. Insomma, è pur sempre uno slogan! Ho letto l’intervista a Zecchi e francamente non mi sembra dica nulla di che, se non che lo slogan è di cattivo gusto (libero di pensarla così, a me per esempio fa sorridere) e che il problema dell’esistenza di Dio non si risolve a colpi di slogan (talmente condivisibile da essere ovvio: non penso fosse questa l’intenzione dell’iniziativa). Forse ha ragione quando dice che vivere senza Dio è peggio, ma ciò non ha nulla a che fare con l’esistenza o meno di Dio. Voi cattolici dovete mettervi nell’ordine di idee che negare l’esitenza di Dio non è un’offesa o una “diffamazione della verità”: rassegnatevi, c’è gente che non ha la grazia della fede. E spesso vive lo stesso felice e contenta.

  20. ringrazio Teo che ha colto in pieno l’essenza del mio sito…ti verrò a fare visita…

    caro Guido nei miei lunghi anni di milizia nell’ateismo pur contestando l’esistenza di Dio, dal momento che in quell’epoca mi faceva comodo che non esistesse, non mi sono mai abbassato a tali scadenti livelli di confronto.
    C’è un’etica anche in questo da rispettare…sarebbe come ridere di un moribondo…
    noi cristiani non ridiamo di fronte ad un ateo…che ha un piede e mezzo nella fossa.

  21. E oggi ti fa comodo credere che Dio esista?
    Forse la prima cosa è cominciare a distinguere la questione della effettiva esistenza di Dio da quella della sua necessità (=comodità) per gli uomini.

  22. @ massimiliano

    Guarda che la CHIESA CATTOLICA spende un BOTTO di euro in PUBBLICITA’ usando i SOLDI PUBBLICI ( otto per mille!!!) e poi devolve solo il 19% di quelle somme in beneficienza.

    Non rigiriamo le frittate.
    Finalmente l’ UAAR si sta facendo conoscere per far capire che NON si deve discriminare le persone per il CREDO o per il NON CREDO in un dio…
    ________________________________________________

    «Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova»

    (Euclide, 365-275 a.e.v. ca.)

  23. Secondo me molti fanno un grave errore pensando che la chiesa e Dio oggi abbiano qualche lontana parentela. Non è così! Se qualcuno vuole avere un’idea di Dio deve tornare alle testimonianze autentiche di fede…san Francesco e tutti coloro che hanno rinunciato alla propria vita per trovare la verità.

  24. @ david pierini

    Ma perché RINUNCIARE ALLA PROPRIA VITA????? Assurdo, ma come non siete per la vita? Ma insomma! Io, atea, amo la mia vita e quella degli altri e non penso affatto a rinunciare ad essa ( a meno che non ne fossi costretta per una malattia incurabile che procura sofferenze atroci ed inutili e ci sono andata vicina), anzi, voglio goderne a pieno senza ledere gli altri. Rispetto reciproco( RECIPROCO, non unilaterale) e ricerca dello stare bene.
    Verità?
    Chi può dirlo e a che pro??

  25. @ sempre per Daniel

    Se per rinunciare alla propria vita intendi spogliarsi dei beni materiali INUTILI e RIDONDANTI, beh lo capisco e concordo 🙂 Ma dillo al Clero e vediamo che ti risponde 😀

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