UNA COSA DELL’ALTRO MONDO IN QUESTO MONDO

http://www.settemuse.it/poesia/foto_poesia/attesa.jpg

Ho sempre desiderato un amico secondo il mio cuore. Un’amicizia che fosse qualcosa dell’altro mondo in “questo” mondo. Leggendo questo testo, di cui riporto alcuni brani, mi è sorta nell’anima una dolce, buona, santa invidia, come uno struggimento per una Presenza che sembra assente. Perchè questo dolore per la Sua assenza, pur nella letizia di una certezza che è presente? Perchè Egli è quì. Ne sono cosciente. Ne sono certa.

…e piango, piango come un bambino: il Signore Gesù ci ha messo al mondo per la felicità, perchè tanta gente si fabbrica un’effimera illusione che li porterà all’eterna infelicita?

Io vorrei essere presente per poterti vedere e vedere la tua gioia: perchè non c’è gioia più grande di quella di vedere la gioia dell’amico caro

Ci credi vero? Io non sono fine come te: ma nell’amore per i miei fratelli uomini (figuriamoci poi gli amici) non posso rimanerti indietro: noi non siamo forse al mondo per amore di Lui e per la felicità degli uomini?
Com’è bello che Gesù ci abbia messi insieme per questa missione!

Tu puoi sapere quanto desidererei di strapparti dal cuore l’angoscia che ti opprime, di rubartela e tenerla per me.

Perchè l’amicizia è una tal cosa che lascia irrequieti al pensiero di essere diversi dall’amico: bisogna essere il più possibile uguali, identici: uniti ed impastati insieme, aderenti l’uno all’altro così come la luce aderisce ai contorni delle cose: e se Lui è in Croce tutto l’orgoglio mio deve consistere nel sentirmi come Lui.

Perchè la gioia più grande della via dell’uomo è quella di sentire Gesù Cristo vivo e palpitante nelle carni del proprio pensiero e del proprio cuore. Il resto è veloce illusione o sterco.

Vivi quindi il più intensamente possibile, direi il più veementemente possibile questi mesi preziosi, lascia libero, sfrenato corpo, alle meditazioni, alle idee, che ti pulluleranno e scaturiranno dal misterioso e sconosciuto fondo dell’anima, e solo tieni fermamente e fiduciosamente una riserva: venerazione leale per i tuoi superiori e per i loro principi: perchè il nuovo non può con prudenza giudicare fuori combattimento, sui due piedi, ciò che fu prima di lui e che – se non altro – ha almeno il merito di non averne impedito la nascita, se non ne fu magari il genitore.

Io ho ancora la febbre ma mi pare che il Signore lo si possa amare ugualmente. E non è l’unica cosa da fare? Ti prego di non rispondere puntualmente alle mie lettere: non che non lo desideri, ma mi pare che la puntualità nel rispondere, se diventa una preoccupazione, è cosa che relaziona due estranei, non due amici. Tienti sempre libero: anche di non scrivermi più: io sono così contento di voler bene, “io”, e di ricordare “io” gli amici.

Non pretendo nulla. Se non che mi interesso di te. Per forza. E’ Lui che fa incontrare e crea le circostanze della vita.

Guardala in faccia la Realtà, Lui: Gesù Signore.

Ti parlo come se ti tenessi la testa appoggiata sulla spalla.

Bisognerebbe che anche tu fossi qui: adesso piango. E’ malinconico che dobbiamo “rinunciare” a delle cose che non sono “nulla”. Il desiderio è solo di Lui.”

(Luigi Giussani – “Lettere di fede e di amicizia, ad Angelo Majo, ed. San Paolo)

UNA COSA DELL’ALTRO MONDO IN QUESTO MONDOultima modifica: 2009-03-29T15:01:36+02:00da ritina5
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “UNA COSA DELL’ALTRO MONDO IN QUESTO MONDO

  1. Domani, nella consueta trasmissione televisiva alla quale partecipo, parleremo di “CONVERSIONE” e sarà ospite Nicola Legrottaglie autore del libro “Ho fatto una promessa”. Se vuoi lasciare una testimonianza, un commento o un’eventuale domanda da porre ai nostri ospiti, verranno segnalate in diretta durante la trasmissione. Grazie… ciao e Buona settimana!

I commenti sono chiusi.