IL METODO DI BENEDETTO XVI

Mons. Massimo Camisasca
Quattro anni fa come oggi, il cardinale Josef Ratzinger veniva eletto papa e assumeva il nome di Benedetto XVI. Quattro anni sono veramente troppo pochi per permettere un giudizio, sia pur sommario sull’alba di un pontificato. Il pensiero corre subito ai ventisette anni di regno di Giovanni Paolo II. Eppure non dobbiamo dimenticare che Josef Ratzinger ha già ottantadue anni, che egli è consapevole di questo, e che ha voluto imprimere perciò al suo pontificato un percorso ben preciso, sapendo di dover fare solo cose essenziali e molto incisive.
Egli non crede probabilmente che sia efficace spostare gli uomini da un incarico a un altro. Lo ha fatto, all’inizio del suo pontificato, ma poi si è come fermato. Preferisce il cambiamento interiore delle persone, come ha chiaramente richiesto nella sua sorprendente lettera all’episcopato cattolico. È convinto che Dio può tutto, anche cambiare il cuore degli ecclesiastici e aprirli a una considerazione più vera del bene della Chiesa e della loro stessa vita.

IL METODO DI BENEDETTO XVIultima modifica: 2009-04-22T14:54:57+02:00da ritina5
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3 pensieri su “IL METODO DI BENEDETTO XVI

  1. ciao rita,
    è proprio così, bisognerebbe leggere tutto quello che Papa Benedetto ha scritto per comprendere il suo carisma, la sua profezia.
    Invece molto spesso si giudica senza conoscere, semplicemente perché è comodo per alcuni metterlo in cattiva luce.
    Lui però va avanti per la sua strada, certo che la sua missione è troppo grande per arrestarsi a giudizi e pregiudizi sterili.
    un abbraccio
    terry

  2. Carissima Terry, i Geni vengono apprezzati e riconosciuti col tempo, o dopo morti. Ratzinger è un genio, basta ascoltarlo quando fa le sue “lezioni”; non c’è bisogno di essere credenti per essere affascinati e colpiti, prima dalla sua umanità, poi dalla competenza con cui affronta le tematiche. Come prete, poi, è innamorato di Cristo e della Chiesa come pochi. Ha speso tutta la vita per questo. Proprio l’altro giorno un mio amico prete mi raccontava di quando lo vedeva camminare, attraversare Piazza San Pietro a piedi, in tonaca nera e la borsa se portava da se, non aveva il portaborse; ed era Prefetto della Dottrina della Fede! A volte andava a farsi la spesa, con la busta di plastica. Quest’uomo è un grande ed un santo! Come si fa a non amarlo e apprezzarlo? Bisognerebbe censurare completamente il cuore; e chi vive di ideologia lo fa! Grazie, carissima Terry, ti abbraccio forte!

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