Nonostante seri e documentati dubbi sulla pericolosità del farmaco RU486, l’Aifa si pronuncia a favore della sua commercializzazione in Italia. Ma l’Aifa non ha ancora reso pubblico tutto: ad esempio il dossier sulle ventinove morti
Nel frattempo, l’ex ministro Livia Turco é soddisfatta … dopo la somministrazione di mifepristone, il carteggio in corso fra il Ministero e i tecnici Aifa, e soprattutto le motivazioni dei tecnici Aifa, che devono spiegare all’opinione pubblica perché ritengono che questo farmaco abortivo abbia tutti i requisiti di sicurezza per essere commercializzato. L’Aifa dovrà inoltre chiarire come la somministrazione della pillola abortiva potrà essere resa compatibile con la legge 194 e con i pareri del Consiglio Superiore di sanità.
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“O Maria,
aurora del mondo nuovo,
Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato
di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere,
di uomini e donne vittime di disumana violenza,
di anziani e malati uccisi dall’indifferenza
o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio
sappiano annunciare con franchezza e amore
agli uomini del nostro tempo
il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo
come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine
in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo
con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà,
la civiltà della verità e dell’amore.
A lode e gloria di Dio creatore e amante della vita” (Evangelium vitae, 105)
La volontà di Dio (o Jahvè o Allah o chi vi pare) non obbliga e punto.
La libertà della donna di non avere figli ANCHE per motivi egoistici viene prima di tutto.
Per cui la contraccezione è un diritto e qualora fallisse lo è anche l’aborto, sia quello chimico che quello chirurgico (migliore a mio avviso, evita di caricarsi di un farmaco poco sperimentato e si può effettuare in anestesia locale in un quarto d’ora).
La sottoscritta, intenzionata a non aver figli per non rovinarsi il fisico e perdere libertà, ha abortito tre volte e lo rifarebbe altre trenta.
Il bambino non ha diritti.
E’ un omicidio ? vero. Ma la cosa non è affatto sconvolgente, tutto è relativo al motivo.
Per la sottoscritta il conservarsi il corpo e il non perdere la libertà sono motivi validissimi per l’aborto.
Sono capitata per caso sul vostro sito e volentieri ne esco, dopo essermi tolta il gusto di dire quel che penso.
Una volta di più sono fiera di essere massone.