Nel saper fare spazio sta la grandezza della madre

Madre.jpgAffido alla voce e alle parole indimenticabili di Mario Luzi, un piccolo ritratto di cosa possa essere una madre. Tutti hanno scritto qualcosa sulla propria. Sia coloro che l’hanno sentita troppo invadente, sia coloro che non l’hanno mai conosciuta. Perché la madre è, sì, grembo alla nascita, ma ancor di più poi, quando la vita ti si srotola davanti, e si compiono le prime esperienze, i primi passi, le prime parole, con lei accanto.
Averla o non averla, una madre, non è questione da poco. Attraverso di lei prende forma la vita del bimbo, e dell’adulto che sarà. Si trasferiscono con facilità, dall’una all’altro, i tratti di una madre serena o di una madre troppo ansiosa, di una madre che vuole vivere la vita del proprio figlio, o di una che lo accompagna discreta.
Abituati come siamo a centrare tutto su noi stessi, i bimbi come diritti o come completamento (accanto alla carriera lavorativa) della realizzazione di una donna, dimentichiamo che il centro di tutto questo mistero del venire alla luce non è tanto la madre, quanto il bimbo. E che la madre è tanto grande, quanto ha saputo farsi veramente grembo, cavità accogliente che si modella per far risaltare non le sue, ma le forme e le speranze della vita nascente.
Di queste madri, che hanno saputo discretamente accompagnare il piccolo, ci si accorge poi. E’ quando il piccolo non è più piccolo ma adulto e la madre, nonostante gli anni passati, pur sempre e soprattutto madre, che ci si rende conto della bellezza particolare che ha chi mette al mondo e cresce una creatura. Bellezza che non sfiorisce, anzi, rimane profonda e imperturbabile, quasi ci fosse in essa la condivisione, nemmeno troppo segreta, nel mistero che accompagna ogni nascita.

Alla madre

Forse, infranto il mistero, nel chiarore
del mio ricordo un’ombra apparirai,
un nonnulla vestito di dolore.
Tu, non diversa, tu come non mai:

solo il paesaggio muterà colore.
In un nembo di cenere e di sole
identica, ma prossima al candore
del cielo passerai senza parole.

Io ti vedrò sussistere nel vago
degli sguardi serali, nel ritardo
dei fuochi che si spengono in un ago

di luce rossa a cui trema lo sguardo.

(www.cristiancarrara.it)

Nel saper fare spazio sta la grandezza della madreultima modifica: 2010-05-24T12:03:01+02:00da ritina5
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