Ecco nomi e cognomi di chi vuol “far fuori” Benedetto

benedettoXVIR375_09ott08.jpgRodolfo Casadei

L’articolo è tratto dal numero di Tempi in edicola

Dove non sono arrivati i bersaglieri della breccia di Porta Pia ci arriveranno avvocati e giudici a stelle e strisce; a mettere fine al potere temporale della Chiesa non saranno i cosacchi che abbeverano i loro cavalli alle fontane di Piazza San Pietro, ma gli ufficiali giudiziari che sventolano ingiunzioni di pagamento sotto le finestre del Papa. A rendere non del tutto remoto questo fosco scenario è la decisione con cui settimana scorsa la Corte suprema americana ha deciso di non prendere in esame un ricorso della Santa Sede, chiamata in causa in un processo per abusi sessuali a Portland nell’Oregon.

L’appello chiedeva che fosse riconosciuta l’immunità giudiziaria della Santa Sede di fronte alle Corti Usa in quanto stato sovrano, in base a un principio di diritto internazionale recepito anche dalla legge americana. Non riconoscendo merito legale al ricorso la Corte suprema ha rimandato di fatto il caso alla Corte d’appello di Portland, dove l’avvocato Jeffrey Lena dovrà ora dimostrare che un ex sacerdote già condannato per abusi sessuali e defunto nel 1992 non aveva un rapporto di dipendenza diretta col Vaticano, dunque le vittime non possono esigere indennizzi da Roma.

Se non ci riuscirà, le schiere di avvocati americani capitanati dal procuratore Jeff Anderson che negli ultimi quindici anni hanno spolpato le diocesi statunitensi per una cifra che si avvicina a un miliardo di euro rivolgeranno le loro attenzioni alla Santa Sede. E magari troveranno imitatori nel vecchio continente, dove finora in nessun caso di processo per pedofilia nel clero è mai stato giudicato colpevole il Vaticano. Così potrebbe realizzarsi un vecchio sogno dei protestanti anglosassoni intransigenti che oggi li accomuna ad atei e agnostici militanti: infliggere un colpo mortale al potere temporale della Chiesa, mandandolo in bancarotta.

L’ostilità americana alla Chiesa di Roma non è certo confinata ai Padri pellegrini reduci dalle guerre di religione europee. Dai nativisti del XIX secolo contrari all’immigrazione dai paesi fedeli a Roma alle croci del Ku Klux Klan bruciate di fronte alle chiese cattoliche, dalle leggi dell’Oregon nel 1922 per mettere fuorilegge le scuole parrocchiali alle campagne contro John Kennedy accusato di subalternità agli ordini del Papa alla vigilia delle presidenziali del 1960, l’anticattolicesimo si ripropone come una caratteristica durevole del paesaggio politico-religioso degli Stati Uniti.

Il più recente attacco di origine americana al potere temporale della Chiesa romana, però, è arrivato da un’organizzazione sedicente cattolica: trattasi della campagna contro la Santa Sede per privarla dello status di membro osservatore delle Nazioni Unite promossa nel 2000 dagli abortisti Catholics for a Free Choice di Frances Kissling, femminista direttrice di cliniche per aborti. Non a caso fra le 400 organizzazioni che hanno aderito alla campagna spiccano la Planned Parenthood Federation of America e la National Abortion and Reproductive Rights Action League(Naral), numi tutelari della promozione e diffusione dell’aborto come strumento di controllo delle nascite. Continua

Ecco nomi e cognomi di chi vuol “far fuori” Benedettoultima modifica: 2010-07-09T20:51:27+02:00da ritina5
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2 pensieri su “Ecco nomi e cognomi di chi vuol “far fuori” Benedetto

  1. da cattolico e chiaramente credente in un Dio che è anche Gesù Cristo, non riesco ad accettare questa tua difesa alla Berlusconi dalle accuse, in un modo cioè privilegiato, dove chi invece vive a livello basso della società può subire tutti gli abusi di potere, o comunque poco viene perdonato, perchè non ha potere e soldi per difendersi.

  2. Caro Luca, evidentemente non hai letto bene l’articolo. Non si difende il Papa ad oltranza, ma lui è perfettamente INNOCENTE! Sono altri che vogliono distruggere la Chiesa, e sono questi che non difendono i piccoli e i poveri, anzi, per raggiungere il loro scopo approfittano di questi fatti brutti e meschini per buttare benzina sul fuoco.

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