La pornografia è essenzialmente sentimentale

flanney 'o connor 1.jpgFlannery O’Connor parla del “lettore cattolico medio” (in “La Chiesa e
lo scrittore di narrativa”, citato da “Nel territorio del diavolo”):

Se si arrivasse a snidare il lettore cattolico medio attraverso le
paludi di “lettere al direttore” e altri luoghi dove esce per un
attimo allo scoperto, ci si accorgerebbe che è più manicheo di quanto
la Chiesa non gli permetta. Separando quanto più è possibile natura e
grazia, ha ridotto la sua concezione del soprannaturale ad un pio
cliché e ormai è capace di riconoscere la natura della letteratura in
due sole forme: il sentimentale e l’osceno. Sembrerebbe prediligere la
prima, pur essendo una vera autorità nella seconda, ma di solito la
somiglianza tra le due gli sfugge. Dimentica che la sentimentalità è
un eccesso, una deformazione del sentimento, più che altro nel senso
di un’enfasi eccessiva sull’innocenza, e che l’innocenza, qualora
eccessivamente enfatizzata, nella normale condizione umana tende – è
legge di natura – a trasformarsi nel suo contrario. Con la Caduta
abbiamo perso l’innocenza, e il nostro ritorno a quello stato avviene
attraverso la Redenzione determinata dalla morte di Cristo e dal
nostro lento parteciparvi. La sentimentalità, saltando a pié pari
questo processo nella sua realtà concreta, è un approdo prematuro ad
un illusorio stato di innocenza che evoca fortemente il suo contrario.
D’altro canto la pornografia è essenzialmente sentimentale, poiché
omette il legame tra il sesso e il suo scopo nudo e crudo,
disgiungendolo dal significato che ha nella vita, tanto da farne
semplicemente un’esperienza fine a se stessa.

La pornografia è essenzialmente sentimentaleultima modifica: 2010-08-11T21:55:32+02:00da ritina5
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