UN FUOCO DAL CIELO

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: “Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio”.

UN FUOCO DAL CIELOultima modifica: 2009-05-31T09:53:55+02:00da ritina5
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8 pensieri su “UN FUOCO DAL CIELO

  1. T’immagini gli occhi, le facce sorprese degli Apostoli a vedere lingue di fuoco e saper parlare lingue mai parlate? E il vento… Ogni volta che c’è un bel vento gagliardo mi ricorda la Presenza dello Spirito Santo. Buona settimana anche a te!

  2. Mi chiedo:
    La Chiesa (tutta) ci crede davvero a queste parole?
    E soprattutto, crede che la stessa Potenza è presente oggi perchè lo Spirito di Dio è Dio stesso, non un dono minore?
    Vedo troppa cultura e troppi convegni fini a se stessi, che iniziano con l’assistenza di San Tommaso, troppe interviste ma poca SPIRITualità, pochi Vescovi ad invocare la Sapienza di Dio, a scapito dell’orgoglio personale e della vanagloria.
    Lo sai che lo dico per amore della nostra Chiesa.
    Ciao cara!

  3. Carissimo Teo, lo so che ami la Chiesa, perciò il dolore e l’amarezza. Molti non credono più che TUTTO è opera dello Spirito Santo; pieni di orgoglio e supponenza come siamo. Ma Egli crede in Se stesso e nella Sua Parola. Egli è un Dio fedele per l’eternità! E questa è la nostra salvezza, smemorati come siamo! Ti abbraccio, carissimo!

  4. Spirito Santo
    ti chiediamo il tuo linguaggio
    per farci ascoltare dai giovani
    che non ti vogliono incontrare…
    portarti nelle piazze, nelle discoteche
    nei posti di lavoro e dove si soffre…
    entrare con te
    nel cuore di chi ti cerca
    e di chi è scandalizzato da molti di noi
    che non trasmettono amore…
    Avere il tuo stesso cuore
    affidarci totalmente a te
    ogni volta che dobbiamo agire
    pregare, amare, fare, giudicare.

  5. Miele carissimo, sei sempre unico nel dire le cose. Le parole della poesia vanno diritto al cuore, e riescono a far cogliere meglio il Mistero. Grazie infinite! Un abbraccio!

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