ROMPEREMO LE ECOBALLE A TUTTI!!!

http://www.vedo-sento-parlo.it/postimg/spazzatura.jpg   CIDISPIACE DI PESARE SULPAESEINTERO
  Accasciati, noi campani non daremo deleghe in bianco

 MAURIZIO PATRICIELLO

 S
entire ancora parlare della Campania e dei rifiuti che non riesce a smaltire, diciamoci la verità, diventa noioso per chi abita altrove. Ma viviamo, noi napoletani, momenti che potremmo definire tragici, se non fossimo preoccupati di impaurire qualcuno. Il mondo intero guarda a noi come un tempo guardava all’Africa nera. Per taluni connazionali di altre regioni abbiamo ormai assunto le sembianze del parente scemo da tenere alla larga. È un fatto che da noi si muore di cancro più che altrove. Se ci sia un nesso tra queste morti e i rifiuti per le strade, e soprattutto di quelli tossici dei quali sono piene le nostre campagne, non ci è dato di sapere con certezza. Non ci è dato di sapere perché gli studi a riguardo sono stati pochi, e tutti sottovalutati. Di certo, se i campani muoiono di cancro più dei piemontesi e dei lombardi un motivo ci deve pur essere. Proprio mentre scrivo, dall’Istituto per i tumori – il «Pascale» – Enzina, 30 anni, architetto, ricoverata il giorno dopo il suo matrimonio, telefona per chiedermi di pregare per un’amica morta qualche ora fa. Nelle nostre città già si avverte quel lezzo cui siamo abituati da anni, e siamo ancora a febbraio! Alcune nostre giovani famiglie stanno pensando seriamente di andare via da Napoli, per amore dei bambini. Un’ipotesi sempre triste.
  In questi ultimi giorni alcune strade appaiono più pulite. Almeno in alcuni paesi – non tutti – vanno scomparendo quelle montagne di sacchetti variopinti simili a mostriciattoli che erano diventati un vero incubo per gli abitanti e i passanti. Ma temo sia molto probabile che appena si tornerà a una qualche forma di normalità, con la primavera che avanza e la voglia di vivere che ci ritroviamo addosso, il problema venga volutamente accantonato. Ed è ciò che non deve accadere, perché l’immondizia nelle strade ha ricordato a tutti che in Campania la questione non era stata mai affrontata con serietà, e quindi mai risolta. La domanda, intanto, resta: «Ma adesso dove la porteranno tutta questa immondizia?». Una parte di essa viene imballata e conservata come un mobile antico, un bene prezioso da lasciare agli eredi: una vera assurdità. L’imbroglio linguistico che tanto ci fa arrabbiare continua il suo inarrestabile corso, e queste enormi casse da morto, zeppe di rifiuti, vengono chiamate «ecoballe», cioè balle ecologiche: il motivo ci è ignoto.
  Un’altra parte, con costi enormi, ha ripreso la via della Germania. Qualcosa dovrebbe finire nelle antiche discariche dove, però, la popolazione locale, scoraggiata e impaurita, scende in piazza per gridare il proprio sconcerto, anche rischiando di essere strattonata e maltrattata. I paesi dove sono stati ricavati questi enormi cimiteri a cielo aperto chiamati «cdr» («combustibile da rifiuti»), tra i quali il mio, vivono nell’incubo. Ne risente la qualità della vita. Non ci è dato di fare una festa con gli amici, con la puzza che ci arriva in casa. Ne risente il commercio: le città del Nord hanno difficoltà ad accogliere i nostri prodotti agricoli, e l’economia di tanti nostri centri è prevalentemente agricola. Ne risente il turismo: chi volete che venga a passare l’estate a Napoli, quest’anno, se l’aria continua a essere irrespirabile? Ne risente la psicologia, perché il senso di impotenza e di rabbia che prende soprattutto i giovani si riflette sulla loro personalità. Ne guadagna, come sempre, il senso di sconforto e chi, all’ombra delle tragedie, riesce a lucrare affari d’oro. La nostra regione è destinata a pesare sulla campagna elettorale appena iniziata. I campani hanno imparato la lezione: non è più il tempo di dare deleghe in bianco a nessuno. Sono diventati attenti e diffidenti.
  Aspettano risposte chiare a problemi di vitale importanza. A nessuno, per nessun motivo, è consentito di fare promesse che non saranno mantenute. La Chiesa locale con i suoi pastori veglia sulla sua gente. È pronta, come sempre, a dare una mano.
  Perché in Campania si ritorni a vivere, e a sperare.
 


ROMPEREMO LE ECOBALLE A TUTTI!!!ultima modifica: 2008-02-21T13:12:25+01:00da ritina5
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