LA PICCOLA SANTA DELLA QUARESIMA

I SANTI – PICCOLE STORIE DAL PARAGUAY 08 – marzo 2008

Il santo di marzo

Fatima

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il santo di marzo

 

Cari amici, solo con chi ti è vero amico, puoi condividere le grandi gioie e i grandi dolori.
Per questo mi permetto mandarvi le foto delle mia ultima bambina ammalata di un orribile cancro.
E’ qui con me da un mese questa bellissima ostia bianca. Ha 18 mesi, viene dalla miseria piú terribile. La giovane mamma da un anno vive stesa al suo fianco, muovendosi solo per le necessità basiche, perché solo il calore del suo corpo ottiene quelle che ormai la morfina non ottiene piú. La sua faccia è stata sostituita dal cancro che le ha mangiato tutto, perde pus, sangue e la mamma la bacia con tenerezza, la bacia su quello che era prima la bocca, gli occhi, il naso, che ormai il cancro ha distrutto. La guarda e vede Gesú.
Aggiungo il commento di una suora che ci aiuta a non aver paura nel guardare le foto.
Sono drammaticamente belle, come quelli di Gesú nel film di Mel Gibson. Non avere paura: è la realtá e questa bambina è il mio tesoro. Non posso vivere con gioia ogni istante se non fosse qui con me.
Anche e sopratutto per lei vale “anche i capelli che lei non ha piú, sono contento per il Padre Celeste”
Che bello, che grazia, che dono.

La nuova martire di Quaresima: Fatima un volto trasfigurato

Fatima è una piccola bambina di 18 mesi che è giunta nella nostra clinica con il volto totalmente “mangiato” da un cancro. Questa terribile malattia che le ha distrutto il volto ha reso Fatima un Cristo morente nella croce. Lei possiede un anima piú forte di tutti noi cristiani; per questo motivo Dio l´ha scelta per condividere la passione del suo figlio. Quando l´ho conosciuta non potevo comprendere come quel piccolo corpo potesse sopportare tanta sofferenza; ma prima dei vesperi del mercoledì delle ceneri, mentre con Padre Aldo facevamo la processione con il Santissimo mi sono inginocchiata con lui davanti a quel corpicino. La sensazione che mi prese fu quella di essere in adorazione davanti a Gesú in spirito e verità. Non saprei dire dove lo vedevo piú presente, se nella Eucarestia o in quel piccolo corpo sotto una apparenza misteriosa ma non meno reale.
Guardandola risuonavano nel mio cuore le parole che il profeta Isaia riferite al Servo sofferente:
“Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
É cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto.
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenza, si è addosato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, precorso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbatuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti”
Fatima come Gesú porta la nostra croce. Lei, così piccola “completa nella sua carne ciò che manca alle sofferenze di Cristo” come ci ricorda San Paolo. Essendo completamente innocente porta sopra di se tutto il peso dei nostri peccati, come Gesú, senza che per questo la sua anima rimanga minimamente macchiata. Al contrario, lei, così piccola e con pochi mesi di vita appare piena di grazia davanti agli occhi del Padre Eterno; adulta a causa delle sofferenze sopportate, bella e raggiante dopo di essere stata purificata come l’oro con il fuoco del dolore.
Alla mamma di Fatima guardo con ammirazione. Lei come la Vergine Maria è stata scelta da Dio per accompagnare la sua piccola figlia fino al calvario.
E lì, in piedi, guarda il corpo crocifisso del figlio senza comprendere misteriosi disegni di Dio.
Lì ai piedi come la Madonna, carica di amore consegna giorno e notte la sua vita per la piccola Fatima.
A Fatima la mia gratitudine e riconoscenza per la sua innocenza e grandezza davanti al dolore perché grazie alle sue ferite io sono stata sanata.
Non per casualità, oh Signore, hai mandato questo angelo davanti ai miei occhi nei vesperi de mercoledi delle ceneri. Ora ti contemplo faccia a faccia.

Suor Carmen

Carissimi, la piccola Fatima di 18 mesi è morta. Il suo corpo martoriato e il suo volto completamente distrutto dal cancro, adesso finalmente è trasfigurato, come ci ricordava il vangelo di domenica. La mamma è distrutta, solo Gesú, che per la prima volta ha ricevuto domenica (vedi foto) la consola… e il mio povero amor di padre.
C’è un’ultima amarezza: Fatima è una delle tante vittime innocenti dei proprietari terrieri della soia che sistematicamente spargono potenti prodotti chimici come insetticidi, con l’aereo, sulle immense distese di soia. Le denunce non servono a nulla, nonostante la documentazione medica con la grande lista dei bambini nati malformati, o come le piccole Fatima con il volto distrutto dal cancro, dopo un anno di atroci deliri. L’uomo non conta piú niente, meno i bambini. Solo Gesù e chi è innamorato di Gesù può capire il nostro immenso dolore. Vi chiedo di pregare. Fatima vittima innocente perdonaci.

Con affetto, P. Aldo Trento

 da: alfredotradigo       GRAZIE  GIACABI.

 

LA PICCOLA SANTA DELLA QUARESIMAultima modifica: 2008-03-07T19:20:17+01:00da ritina5
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