di Carlo Panella
Tratto dal sito di Carlo Panella il 24 giugno 2008
Ha quasi dell’incredibile che due quotidiani che si vogliono autorevoli titolino a piena pagina: ”Emanuela rapita per ordine di Marcinkus”. Pure, questo hanno fatto oggi il Corriere e Repubblica.
Accusa palesemente falsa, perché riferita dopo 25 anni -diconsi 25 anni- da una persona totalemnte squilibrata -è infatti in una comunità- e comunque totalmente inattendibile, tanto che nella sua ricostruzione -afferma anche di essere stata ricevuta assieme al suo amanta, il bos della Banda dell Magliana e Pdis nell’abitazione privata di Andreotti- commette errori di una decina d’anni.
Pure, il primo e il secondo quotidiano d’Italia danno fiato, danno spazio, danno credibilità a questa palese boiata. Il tutto, condito da vigliaccheria, perché il cardinale Marcinkus è morto da due anni e non si può minimamente difendere dall’infamia.
Il Vaticano ha reagito molto duramente contro questa palese calunnia, ma non servirà a nulla: la notizia è stata data come fosse vera e come tale resterà piantata nella coscienza di milioni di lettori.
E’ la prova questa, l’ennesima, del fatto che in Italia in realtà esiste una supercasta, che è quella dei giornalisti, che gode -nel suo quadro di comando, in chi decide e fa i titoli- di privilegi -e di stipendi- pari se non superiori a quelli dei parlamentari e che però è intoccabile. Fa e disfa quel che vuole, infanga come gli pare e piace. E non paga mai pegno.
Grazie a Il Mascellaro