LA VITA NON E’ RELATIVA

  No all’eutanasia e no al suicidio anche se richiesto: se relativizziamo il valore della vita sarà la fine per tutti
Nessuno ha il diritto di sentenziare fino a che punto la vita valga la pena di essere vissuta. Se si dovesse malauguratamente accreditare questo principio, diventerà impossibile impedire che si sprofondi nel baratro del nichilismo di chi metterà in discussione il diritto alla vita per una infinità di cause reali o presunte
Di Magdi Cristiano Allam
Cari amici,
Ancora una volta oggi le televisioni e i giornali vorrebbero accreditare il diritto all’eutanasia specie se legittimato da una manifesta volontà suicida del diritto interessato , proponendoci la drammatica dichiarazione rilasciata da Paolo Ravasin, costretto all’immobilità fisica perché da 10 anni colpito dalla Sla (sclerosi laterale amiotrofica), in cui sostiene che “se non fossi più in grado di mangiare o bere con la mia bocca oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione o di idratazione arificiali”.
Ebbene io dico no sia all’eutanasia sia al suicidio perché la sacralità della vita non può essere messa a repentaglio né dall’arbitrio altrui né dalla propria volontà di farla finita, perché nessuno ha il diritto di sentenziare fino a che punto la vita valga la pena di essere vissuta. Se si dovesse malauguratamente accreditare questo principio, cioè la relativizzazione del valore della vita che sarebbe dipendente dalle condizioni esistenziali, diventerà impossibile impedire che si sprofondi nel baratro del nichilismo di chi metterà in discussione il diritto alla vita per una infinità di cause reali o presunte. continua…
Magdi Cristiano Allam

LA VITA NON E’ RELATIVAultima modifica: 2008-07-24T11:33:15+02:00da ritina5
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