MAI PIU’ IL SACRO CUORE

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di Pierluigi Battista

Ipotesi: un mondo laico (e inaridito?) senza crocefissi e crocirosse. Senza natali nè ospedali. E privo di bestemmie, per non offendere certe dignità.

La rimozione dei crocifissi dalle pareti delle scuole e degli ospedali ha dato vita a una ammirevole opera di bonificazione di tutti quei simboli della prepotenza cristo-occidentale che avrebbero potuto offendere crudelmente la sensibilità delle sue molteplici vittime. Sono stati accolti con gioia e speranza i tecnici che hanno scalpellato dall’esterno dell’ateneo milanese la sfrontata scritta: Università Cattolica del Sacro Cuore.
Entusiasmo per la cancellazione in tutta Italia di ogni riferimento a quel Sacro Cuore che rischia, con la sua cruenta spudoratezza, di intimorire bambini e cardiopatici con sane tendenze ateistiche. I pittori che hanno dato una mano di bianco su quel simbolo arrogante della Croce Rossa che un tempo deturpava le fiancate delle nostre ambulanze hanno visto la loro laica opera accompagnata dalla commossa partecipazione della popolazione cristo-perseguitata.
Le mamme hanno accompagnato con trepidazione i loro figli all’ospedale finalmente liberato dalla provocatoria scritta Bambin Gesù così offensiva per la sensibilità multiculturale.
Squadre di volenterosi addetti alla tolleranza si sono sparpagliate in tutta Italia per liberare ogni ospedale, ogni sportello bancario, ogni ambulatorio dalla deplorevole dicitura Santo Spirito che avrebbe costretto il popolo pluri-culturale ad accettare la protervia di una imposizione così sorda ai progetti di inclusione. L’ospedale Fatebenefratelli non è stato ribattezzato (pardon, rinominato) Fatemalesorelle come era stato previsto da Marcello Veneziani su Libero, bensì ospedale Nazioni Unite.
I manuali di storia sono stati ripuliti di ogni riferimento alla datazione in auge nella dittatura cristiana: via ogni avanti Cristo e dopo Cristo. Nei bar i volontari della tolleranza, riconoscibili per una fascia la braccio con i colori dell’arcobaleno, impongono la nuova disciplina lessicale: non verranno più sopportate espressioni sfacciatamente clericali come “oh, Madonna mia”, “Gesù, che è accaduto”, “santa pazienza”, “è stato un calvario”,
“povero cristiano, che gli hanno fatto”, “Parigi val bene una messa”, “morto un papa se ne fa un altro”.
Ogni bestemmia viene bandita, per non offendere la dignità del porco.
Il 25 dicembre viene celebrato come festa laica e democratica, con relativo divieto di presepi e alberi un tempo chiamati, perdonate la cruda franchezza, “di Natale”. In una ex domenica (troppo esplicito il riferimento all’antistorico Dominus) della primavera le scuole celebreranno feste laiche, previa cancellazione di ogni allusione alla, perdonate ancora la cruda franchezza, Pasqua.
Particolare euforia ha provocato la demolizione e, dove non è stato possibile, la copertura di campanili e facciate di quelle che un tempo venivano definite, perdonate la cruda franchezza, chiese e che tanto deturpavano il nostro paesaggio multiculturale. Piazze e vie, viali e corsi sono stati liberati da riferimenti oramai obsoleti. Grande gioia per la liberazione di una piazza romana dedicata ai Santi Apostoli.
Non sono stati ancora svuotati i cassetti dai privati dai crocifissi, ma presto verrà attuata una radicale purificazione nelle singole case. Non si può pretendere che tutto venga realizzato, perdonate la cruda franchezza, in un amen.

© Copyright Corriere Magazine, 4 dicembre 2008

Dal Papa Ratzinger Blog

MAI PIU’ IL SACRO CUOREultima modifica: 2008-12-21T21:01:54+01:00da ritina5
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2 pensieri su “MAI PIU’ IL SACRO CUORE

  1. “Fa’ che il tuo dono
    s’accresca in me ogni giorno
    e intorno lo diffonda nel tuo nome” (Umberto Saba).

    Sereno e Santo Natale a te e agli amici del tuo blog
    Michelangelo (Cogitor)

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