Tempo di Quaresima. Digiuno, Preghiera, Elemosina.
Ma tutto in perfetta letizia! La rinuncia, la penitenza sono per la purificazione, perché quando arriverà Lo Sposo Risorto ci trovi vestiti a festa, vigili e con la lampada accesa!
O Regina, ecco, dopo la lunga via,
Prima di riandare per quel cammino,
Il solo asilo nel cavo della vostra mano
E il giardino dove l’anima si schiude.
Ecco il pilastro e la volta che si alza;
E l’oblio di ieri, e l’oblio di domani
E l’inutilità dei calcoli umani;
E più che il peccato, la saggezza in rovina.
Ecco il luogo ove tutto diviene facile,
II rimpianto, la partenza e anche l’evento,
E l’addio temporaneo e la separazione,
II solo angolo della terra ove tutto si fa docile.
E questo vecchio cuore che faceva il ribelle;
E questa vecchia testa e i suoi ragionamenti
E queste due braccia temprate nelle caserme
E questa giovinetta che si faceva bella.
Ecco il luogo del mondo ove tutto è riconosciuto;
E questa vecchia testa e la fonte delle lacrime:
E queste due braccia temprate dalle armi;
Il solo angolo della terra ove tutto è contenuto.
Ecco il luogo del mondo e il solo ritiro,
E il solo riesame e il raccoglimento,
E la foglia e il frutto e lo sfogliamento,
E i rami colti per quest’unica festa.
Ecco il luogo del mondo ove tutto rientra e tace,
E il silenzio e l’ombra e la carnale assenza
E l’inizio dell’eterna presenza,
Il solo rifugio ove l’anima è quel ch’era un tempo.
Ecco il luogo del mondo ove la tentazione
Si rovescia e si dispone all’inverso,
Perché qui ciò che tenta è la sottomissione;
Ed è l’oscurarsi nell’immenso universo
E la dimissione è qui ciò che tenta
E ciò che viene spontaneo è l’abdicazione,
E ciò che viene spontaneo
Qui non è che grandezza e donazione
(Charles Pèguy – preghiere nella Cattedrale di Chartres)