FRATELLI-COLTELLI

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Un uomo aveva due figli…

Tutti conosciamo questa Parabola. Almeno i Cristiani dovrebbero conoscerla. A me fa pensare al rapporto tra Ebrei e Cristiani.

Nasce il primo figlio, il Primogenito. Il Padre lo ha tanto atteso, voluto, desiderato. Darà a lui l’Eredità; un’eredità immensa, un patrimonio incalcolabile. Il Padre cresce questo figlio, lo coccola, lo nutre con i cibi più gustosi e nutrienti, lo educa con amore infinito, lo castiga malvolentieri quando il ragazzo fa il discolo. Il fanciullo è un avventuriero, gli piacerebbe girovagare, vedere nuove terre, conoscere nuovi popoli…ma il Padre è gelosissimo e non lo lascia allontanare mai più di tanto dal villaggio. Il ragazzo sa di avere sempre gli occhi del Padre puntati addosso, vigili e ansiosi; ha paura che si faccia del male, che faccia brutti incontri…Infatti spesso ne ha fatti. Serpenti, bestie selvatiche e briganti che avrebbero potuto rapirlo e chiedere un riscatto o, addirittura ucciderlo e così far morire anche il Padre. Di crepacuore.

Poi accade un evento inaspettato, incredibile, quasi impossibile a credersi; il Padre si innamora di una giovanissima Ragazza, quasi una bambina. Ella è buona, dolce, obbediente e bellissima!

Nasce un fratellino. Amato, voluto, coccolato, desiderato come il primo e forse anche di più. Si sa, il secondo figlio è privilegiato perché il Padre ha fatto esperienza, ha imparato bene come si fa a fare il padre…

Il primogenito è arrabbiatissimo! Aveva sempre pensato che sarebbe rimasto solo lui, unico figlio ad essere amato. Ma il Padre ha voluto allargare la famiglia; non capisce proprio questa smania di suo padre di avere altri figli…non basta lui per aiutarlo nei lavori dei campi e per accudire le bestie? Ma ormai è fatta… Sorge anche un grosso problema adesso; bisognerà dividere l’eredità…cosa quantomeno spiacevole! “Ma mi sentirà, mio padre, oh se mi sentirà…!” Dice a se stesso il ragazzo.

E poi, questo nuovo fratello è un libertino, se ne va sempre in giro con cattivi compagni, torna tardi la notte, a volte non torna affatto. Dilapida tutti i soldi, va con donne di facili costumi, nei migliori ristoranti. Forse si droga pure, Dio non voglia… Fa anche dei furti, forse… Lo hanno messo in galera ma con l’indulto uscirà a giorni… Il Padre ci ha sofferto molto per questo fatto, ne è quasi morto, la Madre poi non ne parliamo…! Stanno già preparando una grande festa per il ritorno a casa di questo mezzo criminale e il fratello maggiore è nero di invidia e di rabbia. Per lui sono state poche le feste, sono state più le botte prese nelle lunghe e violente litigate tra fratelli. Il Padre desidera che facciano la pace; di beni ce n’è una caterva, bastano e avanzano, anche per fare beneficenza agli estranei… Ma il primogenito si arrocca sulle sue posizioni, vuole che gli si chieda sempre scusa, pretende di avere sempre ragione, si sente perennemente perseguitato, discriminato – un po’ è vero che non è molto benvisto dai vicini… – , mugugna di continuo e sta sempre sulla difensiva. Ma il Banchetto è quasi pronto, i cibi succulenti sono quasi giunti alla giusta cottura, i musicisti e le ballerine fanno le prove per lo spettacolo, il Padre e la Madre hanno indossato i vestiti della festa e stanno sulla soglia in trepida attesa, gli altri invitati cominciano ad arrivare. Il fratello minore ha già imboccato il viale che porta alla casa paterna, il fratello maggiore…chissà se uscirà dal suo nascondiglio? Si vede che ne ha una grande voglia… Il Padre ansioso e premuroso guarda ora l’uno ora l’altro. E attente, pieno di una speranza che assomiglia tanto alla certezza. La festa deve essere compiuta e piena di allegrezza se no che Festa è?

FRATELLI-COLTELLIultima modifica: 2009-03-06T15:39:39+01:00da ritina5
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