Parsifal non era il cavaliere più prestigioso della Tavola Rotonda, anzi era il meno dotato fra tutti. Eppure egli, diversamente dagli altri, accetta di giocare tutta la sua vita nella ricerca del Sacro Graal: diventerà così il simbolo dell’uomo vero, dove vero non significa capace di coerenza personale, ma disposto a riconoscere che la sua vita appartiene ad un Altro, respira ed è vive di un Altro. “Diventare sempre più veri significa cambiare la nostra falsa coscienza di essere padroni di noi stessi e arrivare alla consapevolezza di appartenere totalmente ad un Altro”
In questa canzone Claudio Chieffo dà voce al Mistero che si rivolge a Parsifal per esortarlo a non fermarsi nel seguire la voce Sua, la voce dell’Ideale, la Sua presenza misteriosa ma reale, più reale di qualsiasi altra.
Parsifal, Parsifal non ti fermare
e lascia sempre che sia
la voce unica dell’ Ideale
ad indicarti la via.
Sarò con te, io ti ho messo una mano sul cuore
sempre con te come un fuoco che, dentro, non muore
Non fermarti alla corte delle anime nane
che ripetono i gesti e non sanno capire
non salire al castello dei giovani giusti
che adorano il sole
è quel sole lo specchio di chi
non si vuole vedere
Parsifal, Parsifal devi lottare
devi cercare dov’ è
il Punto Fermo tra le onde del mare
e questa isola c’è.
Sarò con te, io ti ho messo una mano sul cuore
sempre con te, come un fuoco che, dentro, non muore
Io sapevo da sempre che avresti tradito
mille volte in un giorno e poi mille altre ancora,
ma i tuoi occhi che cercan
son gli occhi di chi si sorprende ferito
e il mio braccio è più forte del male
più grande dell’ora
Parsifal, Parsifal non ti fermare…
Grazie al Centro Culturale Rebora