Graziella

L’APOCALISSE BUSSA ALLA PORTA…

L’Onu dice che entro due anni l’Iran avrà l’atomica, Israele sarà costretto a intervenire e il mondo fa finta di non vedere

Cari amici,
Dobbiamo prendere atto che il nostro mondo è certamente irresponsabile e quantomeno incosciente per il fatto che ci troviamo a un passo da una nuova catastrofe planetaria, a causa dell’inevitabilità di un attacco militare israeliano contro le centrali nucleari iraniane, anche se il conflitto continua ad essere trattato con il distacco di una questione di ordinaria amministrazione. Nel suo più recente rapporto l’Aiea, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, attesta che l’Iran prosegue indefessa nella produzione della bomba atomica e che il traguardo potrebbe essere raggiunto entro due anni. Stiamo parlando di un regime nazi-islamico che, per bocca del suo presidente Ahmadinejad, ha reiterato la volontà di annientare fisicamente Israele. Va da se che Israele mai e poi mai potrà permettere che l’Iran disponga della bomba atomica, nella consapevolezza che ciò si tradurrebbe nella sua fine e nel nuovo Olocausto del popolo ebraico. Ecco perché Israele non ha scelta: è costretto a colpire le centrali nucleari iraniane appena possibile.
E’ la stessa Aiea a suonare l’allarme in un rapporto reso noto questo lunedì 15 settembre: “Contrariamente alle richieste del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, l’Iran non ha sospeso l’arricchimento dell’uranio e le attività correlate”. Si specifica che l’Iran ha già installato 3.820 centrifughe per l’arricchimento dell’uranio ed altre 2.000 sono in fase di installazione. L’Onu denuncia, al paragrafo 17, punto D del rapporto, che l’Iran ha condotto un esperimento su “cariche esplosive emisferiche con l’assistenza di esperti stranieri”. E’ stato accertato che l’Iran dispone già di 480 chili di uranio impoverito e che, disponendo di altri 1.700 chili, potrebbe arricchirlo e costruire l’arma atomica. Una fonte dell’Onu ha ammesso che l’Iran è in grado di avere la bomba atomica in due anni. Chiarendo che a causa della mancanza di collaborazione dell’Iran, l’inchiesta dell’Onu “è arrivata un punto morto”, rafforzando la tesi sulla finalità militare del nucleare iraniano.
Dal canto suo Israele ha intensificato la sua preparazione militare. Il Pentagono ha annunciato, lo scorso 12 settembre, la vendita ad Israele di 1.000 bombe Gbu 39, del valore di circa 77 milioni di dollari. Si tratta di bombe intelligenti che, pur pesando solo 113 chili, sono in grado di penetrare i più protetti bunker sotterranei avendo la stessa efficacia di una bomba da una tonnellata con un sistema di guida che garantisce un raggio d’errore non superiore agli 8 metri. Si sa che le centrali nucleari iraniane sono state costruite in profondità.
Le Nazioni Unite ostentano neutralità, impiegando alternativamente più carota che bastone con il regime nazi-islamico iraniano, pur di non irritare nessuno all’interno di un consesso mondiale che sopravvive all’insegna del “volemose bene”, tentando di far coesistere tutto e il contrario di tutto.
Gli Stati Uniti d’America sono paralizzati tra l’impotenza dell’amministrazione Bush che è riuscita a recuperare in extremis una qualche credibilità in Iraq grazie alla sostanziale sconfitta di Al Qaeda, ma si è ritrovata subito in difficoltà in Afghanistan e in Pakistan dove la centrale del terrorismo islamico globalizzato ha mobilitato le sue forze, e tra le imminenti elezioni presidenziali di novembre che potrebbero, con l’eventuale vittoria di Barack Obama, accelerare la crisi del mondo unipolare emerso all’indomani del crollo del Muro di Berlino e mettere in moto una deflagrazione multipolare dalle conseguenze imprevedibili.
L’Europa dà spettacolo di funambolismo per inseguire gli appetiti implacabili del dio denaro a cui si prostra un colosso di materialità dai piedi d’argilla che ha rinnegato e perso la sua spiritualità, tentando disperatamente di salvaguardare quel che resta di moralità in una civiltà in inesorabile declino.
Il resto del mondo persegue, ciascuno per proprio conto, i rispettivi interessi in un contesto in cui prevalgono il caos economico e l’incertezza politica, al punto da favorire la sottovalutazione o la strumentalizzazione del conflitto israelo-iraniano per influenzare arbitrariamente l’opinione pubblica.
In generale si fa finta di non vedere e di non capire la reale portata di un conflitto che potrebbe far deflagrare la terza guerra mondiale, dal momento che nel mirino ci sono delle centrali nucleari e che non si può del tutto escludere l’uso diretto della bomba atomica. Molti in cuor loro auspicano che Israele faccia da sola il “gioco sporco”, riservandosi la possibilità di condannarlo pubblicamente, pur condividendo pienamente l’obiettivo di eliminare la minaccia di un regime islamico fanatico sul piano ideologico, autoritario sul piano interno e bellicoso sul piano internazionale. Questo è certamente il caso dei ricchi paesi petroliferi arabi dirimpettai dell’Iran nel Golfo Persico, che sono consapevoli che il regime degli ayatollah rappresenta la principale minaccia alla loro sicurezza e stabilità, ma mai e poi mai potranno schierarsi pubblicamente dalla parte di Israele.
Ma noi, uomini e donne liberi e di buona volontà che non siamo succubi di nessuno e di alcunché, non possiamo continuare a restare silenti e inerti. Perché in questo caso il silenzio equivale alla connivenza e l’inerzia equivale alla complicità. Quando in gioco c’è l’affermazione e la difesa del valore fondante della nostra umanità, la sacralità della vita che oggi più che mai sulla scena internazionale si identifica nel riconoscimento e nella salvaguardia del diritto all’esistenza di Israele, noi dobbiamo essere in prima linea a favore della vita e contro chi deliberatamente nega la vita. Impegniamoci con tutti gli strumenti umani e civili di cui disponiamo. Documentiamoci seriamente per conoscere e diffondere la verità che corrisponde alla corretta rappresentazione della realtà, senza mistificazione e strumentalizzazione ideologica. Eleviamo la nostra voce contro i nuovi nazisti islamici che vorrebbero imporci la tirannide e l’oscurantismo. Denunciamo e ribelliamoci alla pavidità, all’ingenuità, al buonismo e alla collusione ideologica di un’Europa serva del dio denaro e di un’America dal fiato corto che pur di salvarsi dai terroristi tagliagola si è arresa ai terroristi taglialingua.
Cari amici, vi saluto con la convinzione che è giunta l’ora di assumerci la responsabilità storica di agire da protagonisti per affrancarci dall’ideologia suicida del relativismo che affligge l’Occidente e dall’ideologia omicida del nichilismo che arma l’estremismo islamico, per affermare con coraggio e difendere con tutti i mezzi la Civiltà della Fede e Ragione. Andiamo avanti insieme sul cammino della Verità, Vita, Libertà e Pace, per un’Italia, un’Europa e un mondo che considerino centrali i valori e le regole, della conoscenza oggettiva, della comunicazione responsabile, della sacralità della vita, della dignità della persona, dei diritti e doveri, della libertà di scelta, del bene comune e dell’interesse generale, promuovendo un Movimento di riforma etica dell’informazione, della società, dell’economia, della cultura e della politica. Con i miei migliori auguri di sempre nuovi traguardi e successi ed un mondo di bene.
Magdi Cristiano Allam –

Dal sito Amici di Magdi Cristiano Allam

L’APOCALISSE BUSSA ALLA PORTA…ultima modifica: 2008-09-19T12:37:44+02:00da
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