Nella notte fra il 15 e il 16 gennaio, la priora sognò una giovane carmelitana che le sorrideva e la invitava a recarsi con lei nella stanza della ruota, dove si trovava la cassetta con il foglio del debito: «Senti», le disse, «il Signore si serve dei Celesti come dei terrestri, queste sono cinquecento lire con le quali pagherai il debito di comunità». La priora protestò che il debito era di trecento lire, ma lei replicò: «Vuol dire che le altre resteranno in più, intanto tu non puoi tenerle in cella, vieni con me». Pensando di sognare la Santa Vergine, madre Maria Carmela la chiamò con quel nome, ma si sentì rispondere: «No, figlia mia, non sono la nostra Santa Madre, sono invece la serva di Dio suor Teresa di Lisieux». Così Teresa anticipava, attribuendosi quel titolo, l’apertura del processo di beatificazione che si andava preparando e che fu inaugurato il 12 agosto di quello stesso anno. Al mattino dopo, nella cassetta furono effettivamente trovate, tra lo stupore di tutta la comunità, cinquecento lire nuove di zecca. (Leggi tutto…)
Di Celesti e di terrestri
Di Celesti e di terrestriultima modifica: 2010-04-30T20:39:15+02:00da
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