LA GUERRA SANTA ISLAMICA

La “Guerra santa islamica tramite i Tribunali”: la mia battaglia contro i taglia-lingua nostrani
Contro di me una valaga di denunce e processi per costringermi a non scrivere e a non parlare liberamente. Ecco la versione integrale del commento pubblicato sul Corriere della Sera l’11 marzo 2008
Di Magdi Allam
Cari amici,
Negli Stati Uniti l’hanno ribattezzata “Jihad by Court”, ossia “la Guerra santa islamica tramite i Tribunali”. Significa assediare e inondare il “nemico dell’islam” di denunce, richieste di rettifica a mezzo stampa, richieste di risarcimento danni, processi penali e civili, fino a costringerlo a capitolare, costringendolo a prendere atto che non gli è più possibile proseguire nell’azione di contrasto dell’estremismo e del terrorismo islamico perché è troppo oneroso il costo in termini di denaro necessario a pagare gli avvocati, di tempo da dedicare alla raccolta del materiale di documentazione atto a comprovare la fondatezza di ciò che si è detto o scritto, di tensione umana per il protrarsi di una vera e propria guerra legale, materiale e psicologica in cui alla fine si rischia di sentirsi soli di fronte ad una centrale del radicalismo islamico globalizzato che dispone di ingenti risorse finanziarie, coadiuvata da una quinta colonna di non musulmani collusi ideologicamente nella condivisione del pregiudizio nei confronti degli Stati Uniti, di Israele e, più in generale, dei valori e dell’identità giudaico-cristiana che sono il fondamento della civiltà occidentale.

LA GUERRA SANTA ISLAMICAultima modifica: 2008-03-12T12:13:53+01:00da ritina5
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