Quell’inno che fa’ tremare il cuore

Quell’inno che faceva tremare il cuore anche ai “mangiapreti” Napoleone e Garibaldi C’è qualcosa di magnifico ma anche di terribile in questo antichissimo canto con cui la Chiesa loda l’Onnipotente e Gli rende grazie in occasione di eventi particolarmente importanti. E quando un anno si conclude. Tanto magnifico e terribile, questo inno, che non hanno osato rinunciarvi neppure i più … Continua a leggere

Perché torniamo sempre davanti al presepe, dove c’è un bimbo che ha fatto il sole e le stelle

Cari ragazzi, è Natale ancora, grazie a Dio. Prima di avviarci verso il presepe, bisogna che conosciate una perla della vita di santa Teresa di Gesù Bambino. Un giorno, durante la malattia che la accompagnò alla morte, ebbe in dono dalle consorelle una rosa. Invece che deporla in un vaso, la sfogliò sul Crocefisso con pietà e amore, quasi a … Continua a leggere

Quando nacque quel Bimbo…

Un sereno e gioioso Natale a tutti! – Gloria a Dio, pace ‘nterra Nu’ cchiù guerra…è nato giá lo rre d’ammore che dá prejezza e pace a ogne core Sbatteva ‘o core ‘mpietto sbatteva ‘o core ‘mpietto a sti Pasture e ll’uno po’ deceva ‘nfacci’a ll’ato: – Ché tardammo? priesto, jammo ca mme sento ascevolí pe’ lo golío ca tengo … Continua a leggere

Il battito e la sdraio rossa. Il Natale di Alfredo

Ho letto questo bellissimo e commovente racconto del famoso scrittore-giornalista Fabio Cavallari. Mi è piaciuto moltissimo, perchè dice di un modo umano di vivere le circostanze, i rapporti umani, le feste, la vita… Un modo raro e prezioso, senza inutili fronzoli, ma così vero, come tutti noi abbiamo assaporato, prima della terribile dimendicanza di cosa siamo e di come rispondiamo … Continua a leggere

L’augusta grazia del combattimento.

“Quando il mattino della battaglia le compagnie si svegliano e si armano nella nebbia, ognuna occupa il suo posto e attende il giorno. Devono solo attendere e tenersi pronte. Poi il caso sceglie una di esse fra tutte, e la pone al centro del combattimento. Essa non l’aveva meritato: l’onore ha deciso per essa. E le altre compagnie, sue compagne, … Continua a leggere

Homo homini lupus

Quanta gente gongola! Tanti godono a vedere il volto di un uomo ricoperto di sangue. Come sciacalli e avvoltoi che anelano alla preda; abituati a cibarsi di carogne stanno lì, appollaiati, sperando che finalmente arrivi una morte. Non conoscono altri metodi che la violenza; fisica o verbale, non importa, purchè violenza. Si radunano, si cercano, si ritrovano, come iene per … Continua a leggere

Regína sine labe originále concépta

In onore della Santa Vergine Immacolata un antico canto popolare che difficilmente si sente cantare nelle nostre chiese ai giorni nostri, troppo antiquato; ma a me piace, ha il sapore dell’aria tersa, dei camini accessi, delle vecchie donne col velo in testa, con il libro delle preghiere in mano, dei fiori di campo e di profumo d’incenso. Immacolata Vegine bella, … Continua a leggere

Era de Maggio

Era de Maggio, La più bella canzone napoletana. “ De te, bellezza mia, mme ‘nnammuraje, si t’allicuorde, ‘nnanz’a la funtana: Ll’acqua, llá dinto, nun se sécca maje, e ferita d’ammore nun se sana…” Le ferite d’amore non guariscono… Era de maggio e te cadéano ‘nzino, a schiocche a schiocche, li ccerase rosse… Fresca era ll’aria…e tutto lu ciardino addurava de … Continua a leggere

Come un cielo stellato

“Quando proverete tristezza nel vostro animo, guardate le stelle oppure il cielo di giorno. Quando siete tristi, offesi, sconsolati o sconvolti per un tormento dell’anima, uscite all’aria aperta e fermatevi in solitudine immersi nel cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete”. (Pavel Alexandrovic Florenskij, Testamento) IL VUOTO E IL PIENO Forse molti di quelli che mi leggono all’epoca erano … Continua a leggere

L’uomo ferito e il paradosso del Natale

«L’uomo oltraggiato ha le sue tenebre, come la donna». Claudel fa dire così a Pietro di Craon nel prologo dell’Annuncio a Maria. È notte fonda e il buio è nel cielo, sulla terra e nell’anima. Lui costruttore di cattedrali, lebbroso, parte; lei, che aveva respinto la sua violenza, gli dà l’addio. Presto l’alba sorge e rischiara le loro figure: lui … Continua a leggere