TUTTI PRONI AD ALLAH!

Lo Sheikh Omar Bakri Mohammed

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L’Islam ha le idee chiare e programmi precisi sull’Occidente, ma l’Occidente li ha sull’Islam? Lo sceicco Omar Bakri, originario della Siria, ha istituito e dirige l’Islamic Religious Court a Londra ed è a capo dell’organizzazione islamica Al-Muhajiroun. Tiene lezioni e conferenze in Inghilterra e nel mondo. Queste sono alcune sue tipiche interviste rilasciate recentemente a quotidiani e televisioni. Le sue dichiarazioni e i suoi insegnamenti sono emblematici dei piani islamisti contro le democrazie europee.

Il quotidiano arabo-londinese Al-Hayat, per esempio, in una serie di articoli sulla comunità musulmana in Gran Bretagna, ha raccolto queste sue affermazioni trascritte dal Middle East Media Research Institute. 

Intervistatore: Ho ascoltato la sua lezione sulle fondamenta del credo, e sembra che non siate interessati a portare gli studenti nella società britannica, cioè non li aiutate a essere musulmani britannici.

Bakri: Nel mio metodo di educazione sono contrario all’idea di integrazione. Non crediamo che sia consentito integrarsi nelle società in cui viviamo. Non sono un sostenitore dell’isolamento dalla società e non sono un sostenitore dell’integrazione in essa. Sono un sostenitore di cambiare la società per mezzo della mia religione, non per essere cambiato da essa.

E dove condurrà questa vita di separazione?
La vita di separazione condurrà a un cambiamento nella situazione del paese in cui viviamo, come i musulmani hanno cambiato la situazione in Abissinia e in Indonesia. Trasformeremo l’Occidente in un regime islamico per invasione esterna o culturale. Se Allah vuole, trasformeremo l’Occidente in Dar Al-Islam [cioè, in una regione sotto la regola islamica, ndr] per mezzo di un’invasione dall’esterno. Se uno Stato islamico cresce e invade l’Occidente noi saremo il suo esercito e i suoi soldati dall’interno. Altrimenti cambieremo l’Occidente attraverso un’invasione ideologica da qui, senza guerra e uccisioni. O noi predicheremo a loro ed essi accetteranno l’Islam, o noi vivremo tra loro ed essi saranno influenzati dalle nostre vite e accetteranno l’Islam come una soluzione politica ai loro problemi, non come una soluzione ideologica. Gli occidentali ci hanno imposto una legge artificiale, e il futuro regime islamico imporrà loro regole islamico-religiose. Il musulmano agirà secondo questa legge volontariamente e chiunque non sia musulmano farà questo per forza di legge. Io non obbedisco alla legge artificiale. Anche se non la vìolo, non obbedisco ad essa. Allah ha detto: Non obbedite agli infedeli e agli ipocriti.

Come si può vivere in una società in cui si è un estraneo?
L’Islam è una religione della legge della natura. Quando un uomo incontra problemi egli utilizza la legge della natura. In America si è sviluppata recentemente una discussione sulla separazione tra uomini e donne nelle università. Perché? Perché ci sono problemi. Ci sono ragazze che restano incinte a un’età giovane, senza marito. Non c’è alcun motivo di mischiare i sessi all’interno delle università. Io vivo ai margini della legge esistente, finché ciò sia compatibile con la legge naturale e non sia in conflitto con l’Islam. Alcuni paesi hanno cominciato a discutere la questione della punizione dei ladri. Nell’ex Unione Sovietica dicevano che avrebbero tagliato la mano del ladro. Questa è la legge di natura, perché è la legge severa che dissuade il ladro dal commettere il reato.

Lei è accusato di legami con organizzazioni verso le quali la Gran Bretagna è ostile e che essa vede come nemici. Lei predica ai suoi alunni di vedere il movimento talebano e Osama bin Laden come il gruppo che sarà salvato il Giorno del Giudizio.
Finché le mie parole non diventano azioni, non fanno del male! 

La seguente intervista, invece, è stata rilasciata alla Tv libanese OTV e riportata da Memri Tv. 

Intervistatore: Perché lei ce l’ha con l’Inghilterra?
Bakri: I miei problemi con la Gran Bretagna sono causati dal fatto che la sua legge non è la legge di Allah. Io seguo il vero Salafismo: pregare una religione pura e completa, dove noi brandiremo le armi contro chiunque ci combatterà. Se mi s’impedisce di seguire la legge di Allah, allora non mi rimane che emigrare in Libano. In Gran Bretagna, nelle università, l’Islam si sta diffondendo in misura mai vista prima, e i non musulmani vi si stanno convertendo alla media di 21 persone al giorno. Nel giro di vent’anni la società britannica avrà una maggioranza musulmana. È per questo che le istituzioni di questo regime laico stanno combattendo chiunque si avvicini all’Islam.

Come giudica le vittime innocenti di attentati islamisti?
In caso di autodifesa ci sono vittime innocenti. Vengono uccise per sbaglio, come danni collaterali, non intenzionalmente. Quando le bombe americane colpiscono i musulmani hanno il diritto di fare rappresaglie, e possono esserci vittime.

C’è una differenza tra combattere un soldato americano o un militare israeliano impegnato in operazioni belliche?
Forse che quando un soldato americano si toglie la divisa e si mette in pigiama diventa proibito colpirlo?

C’era una base militare nelle Twin Towers?
Non si è trattato di un attentato solo alle Twin Towers ma anche al Dipartimento della Difesa statunitense. L’Undici settembre è stata un’operazione che ognuno giudica a suo modo, c’è chi è contrario e chi favorevole.

E quando gli esplosivi sono messi sui treni o nei bar? Se si è sotto occupazione nemica e si compiono attacchi è una cosa…
Voi potete definire queste operazioni come terrorismo. Ma oggi l’America rappresenta il campo del terrorismo occidentale. Ci sono due tipi di terrorismo: quello benedetto e quello deplorevole. Lo stesso è per la violenza. La violenza può uccidere o salvare vite. La violenza americana uccide, così il suo terrorismo è condannabile, laddove la violenza dei mujahidin è usata per difesa e come rappresaglia per proteggere vite e onore. Il loro terrorismo è benedetto. Non ogni terrorismo è deprecabile.

Quindi perché lei ha preso la cittadinanza inglese?
Io non l’ho presa. Loro me l’hanno data. Io appartengo all’Islam. Non appartengo all’Inghilterra. Io ero un musulmano che viveva in Inghilterra, ora vivo in Libano.

E allora perché non l’ha rifiutata?
Io non uso i loro documenti, non ho il passaporto inglese, ne ho uno libanese.

Ospite in trasmissione: Quello inglese gliel’hanno tolto.

Intervistatore: Perché non l’ha restituito lei prima che glielo requisissero?
Loro mi hanno tolto il mio diritto di cittadinanza. Non mi hanno più dato il passaporto perché mi sono rifiutato di giurare fedeltà alla regina e alla legge inglese. Io obbedisco solo ad Allah e al suo messaggero.

Andrea B. Nardi – L’Occidentale

TUTTI PRONI AD ALLAH!ultima modifica: 2008-09-27T14:24:33+02:00da ritina5
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6 pensieri su “TUTTI PRONI AD ALLAH!

  1. Stiamo a guardare come ebeti, tra poco ci sarà il punto di non ritorno, pochi anni.
    Chissà cosa precede il piano di Dio.
    Noi non abbiamo un piano.
    Questo post mi sarà utile.

  2. Caro Guido, quanto godrei a vederti prono, su un tappetino, senza calzari, col turbante in testa, le mani alzate, lodare Allah come il migliore dei muezzin! ahahah! @;-o

  3. Guarda, questa è la risposta standard degli islamofobi.
    Al di là del tono fintamente scherzoso, la risposta è molto rivelatrice dei vostri sconcertanti meccanismi mentali. Credo che ci godresti davvero, pur di poter dire che i vostri toni apocalittici erano giustificati!!! Purtroppo per te e per fortuna per me, non succederà. Un conto è la realtà, altro è come voi ve la immaginate nel caso, del tutto ipotetico e assolutamente improbabile, in cui l’islam dovesse essere dominante.

    Domanda facile facile (a cui come sempre non avrò risposta): sulla base di cosa considerate ragionevole affermare che in pochi anni saremo al “punto di non ritorno”? Vorrei se possibile argomenti concreti (cifre, tendenze storiche verificabili, dati certi) e non slogan sugli islamici cattivi che ci vogliono sottomettere.

    En passant, toglimi anche questa curiosità: ti spaventa l’Islam come religione o il fatto che possa essere imposta con la forza? Perché, sai, non è la stessa cosa, e se qualcuno decidesse liberamente di mettersi prono senza calzari a lodare Allah non ci vedrei molta differenza rispetto a mettersi in ginocchio di fronte alla statua di San Gennaro.

    A scanso di equivoci ricordo che lo Stato laico di oggi, in cui nessuna religione è imposta e in cui la politica è separata dalla religione, è una conquista dell’illuminismo fatta contro e nonostante la Chiesa cattolica, non grazie ad essa! Assumere dosi troppo elevate di Ratzinger per difendersi dal fondamentalismo islamico rischia di essere un rimedio peggiore del male…

    P.S. Si prende l’intervista a un deficiente che non conta un cazzo, la cui autorevolezza è pari a zero nello stesso mondo islamico, e siccome costui sproloquia sull’11 settembre, si grida attenti al musulmano: bel modo di scegliersi le fonti di informazione!!

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