MONEY

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Forse non sto tanto bene…Da qualche giorno mi frulla in testa una vecchia canzone, che fa “Ma cosè questa crisi? paraparapappappà…”

 

Nei vari Tg, nazionali e privati, sento di continuo che si sono bruciati migliaia di centinaia di miliardi di soldi. Mi figuro che sia un bel malloppo! Peserà anche molto…Chissà quanti operai ci sono voluti per l’impresa…Bhè, almeno diminuisce la disoccupazione.

Che mezzi avranno usato per il trasporto? Per le banconote il problema è minimo, ne avranno fatte delle balle; ma le monetine? …azzo, se pesano!

Quanti dilemmi titillano la mia mente…

Ma poi, di chi erano tutti questi soldi? Al proprietario gli sarà venuto un infarto…Almeno un po’ di magone sì, dai…

Ma soprattutto: dove avranno fatto la pira di “Quell’orrendo foco”? Li avranno bruciati nell’Etna? Nel Vesuvio no, è disattivato…

Secondo me li avranno distrutti insieme ai rifiuti della Campania!

Ma un sottile, satanico dubbio mi dice che li avranno sparati nello spazio!

Quando le acque si saranno calmate si potranno sempre recuperare, no?

Bhè, certo ci potrà essere qualche guerriglia, nel recupero, ma insomma…Heeee, così va il mondo! Transit gloria mundi…

 

MONEYultima modifica: 2008-10-09T12:08:02+02:00da ritina5
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7 pensieri su “MONEY

  1. Di economia non ne capisco un bot, però a quello che ho capito si tratta di denaro virtuale, non ancora coniato, stamapato.. in america si è più creativi di tremonti in economia, a quanto ne so gli usa producono più denaro di quanto potrebbero permettersi, e se tutti gli investitori del dollaro tirassero fuori dalle banche i quattrini il dollaro si smonterebbe. Non so esattamente il perchè, è una questione di valore della moneta, un tempo c’erano le riserve aure che fungevano da garanzia sul valore del soldo, oggi non esistono più. prima o poi doveva collassare un sistema del genere.

  2. Nemmeno io ci capisco granchè, ma ho notato che in queste crisi i ricchi diventano ancora più ricchi e i poveri più poveri. Lo so che sono soldi virtuali, ma le conseguenze sono reali, purtroppo!

  3. E’ la mia prima crisi finanziara, sono quasi ecitato. (non è vero, vivo di ignoranza, per cui non riesco a spaventarmi neanche quando viene usata la parola recessione, prticamente mica lo so che vuol dire)
    Perchè dici che i ricchi diventanpiù ricchi? ce n’è qualcuno che non se la sta passando bene mi pare…
    Se era una situazione alla parmalat o cirio poteva anche darsi, ma questa crisi interessa un’intera economia

  4. La Cirio e la Parmalat, l’Argentina, ecc. sono crisi in cui chi investe i risparmi (pochi o tanti) li perde; coloro che incitano a investire li guadagnano. I prezzi si alzeranno, il valore reale dei soldi diminuisce e, magari si farà qualche guerra per tirare su il mercato. Per ricostruire bisogna prima demolire; infine, sia chi demolisce, sia chi ricostruisce, ci guadagna e “vissero tutti felici e contenti”! Tranne, naturalmente i piccoli investitori che non avranno le possibilità di competere sul mercato. Perciò dicevo che i ricchi si arricchiranno di più e i poveri saranno dei pezzenti. Ti sembrerà un ragionamento qualunquista; ma io sono – oltre che integralista – una qualunquista! ahahah………

  5. come detto tu sei borderline.
    E questo c’entra poco con l’essere integralista. E perchè hai scomodato anche il qualunquismo?

    Io invece credo (nell’ignoranza credo hahaha), che in una situazione del genere ci rimette qualcuno e qualcun altro ci guadagna, ma non è detto che chi ci guadagna siano i ricchi, se i prezzi calano qualcuno con un buon investimento potrebbe fare l’affare della sua vita. E’ un po’ come giocare a poker in questi casi, chi ha più capitale è avvantaggiato ma non è detto che la fortuna giri dalla sua.

  6. Caro Daniele, hai visto che siamo daccordo? Quando dico ricchi, intendo ricchi davvero, non semplicemente agiati, ma di quelli che decidono dell’economia mondiale. Gente che conta, e che fa il bello e il cattivo tempo!
    Qualunquismo non è una brutta parola; è l’opinione su un fatto di una persona qualunque; io sono una persona qualunque, una non addetta ai lavori, insomma.

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