Povero Obama, non gli bastavano i dossier su Iran, Cina e Afghanistan già squadernati sul tavolo della sua transizione. Adesso tra capo e collo gli piomba anche il dossier Italia. Non vorremmo essere nei suoi panni: un attacco del genere, da un paese alleato poi, rende tutto più difficile. Ora Berlusconi e l’Italia rischiano come minimo di finire tra i paesi canaglia.
Fa bene il leader dell’opposizione a chiedere immediati passi diplomatici per disinnescare la gravissima crisi, ed è apprezzabile che la grande stampa abbia subito stigmatizzato il comportamento irresponsabile del presidente del Consiglio.
Siamo anche certi che l’Europa intera potrà dispiegare i suoi buoni uffici per salvare la faccia ad un paese non secondario dell’Unione.
I servizi segreti americani sono impegnati allo spasimo per decifrare i veri motivi della dichiarazione berlusconiana e per valutarne le conseguenze. L’hanno fatta tradurre e sottoposta ad analisi attente e preoccupate.
Erano abituati a “Bush con le mani lorde di sangue”, ma dall’escalation di “Obama bello e abbronzato” non sanno ancora come difendersi.
Fonte L’Occidentale