Senza Maria non c’è Dio

 

 

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La testimonianza della nascita di Gesù dalla vergine Maria non è un angolo idilliaco di devozione nella struttura della fede neotestamentaria; non è una piccola cappella di due evangelisti, che si potrebbe alla fine anche trascurare. Si tratta del problema di Dio: Dio è, non so dove, una profondità dell’essere che dilava ogni cosa, non si sa bene come, oppure è egli l’agente che ha potenza, che conosce ed ama la sua creazione, le è presente, opera in essa, sempre, anche oggi? Si tratta dell’alternativa: Dio agisce o non agisce? Può egli agire veramente? Se non può, è veramente “Dio”? Ma che cosa significa, propriamente, “Dio”? La fede del Dio che è rimasto realmente il creatore nella nuova creazione – Creator Spiritus – è parte centrale del messaggio del Nuovo Testamento, è la vera forza che lo muove. Il messaggio della nascita dalla vergine Maria vuole testimoniare proprio questi due fatti: Dio agisce realmente, realiter, non solo interpretative, e: la terra porta il suo frutto proprio perché egli agisce. In fondo, il natus ex Maria virgine è una proposizione rigorosamente teo-logica: essa testimonia il Dio che non ha liquidato la creazione. Qui si fondano la speranza, la libertà, la tranquillità e la responsabilità del cristiano.

 

Joseph Ratzinger, La figlia di Sione, la devozione a Maria nella Chiesa, Jaca book, 1979

Il testo e l’immagine dell’ultimo Taz&Bao di Tempi

Senza Maria non c’è Dioultima modifica: 2010-05-19T01:16:29+02:00da ritina5
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