Le due notizie non sono nuove ed apparentemente non legate tra loro.
La prima riguarda la proposta choc dei Vescovi inglesi di creare sale di preghiera islamiche nelle scuole cattoliche, e modificare i bagni in modo che i musulmani possano lavarsi prima della preghiera quotidiana.
La seconda riguarda invece il dizionario per i bambini dal cui elenco sono state eliminate parole giudicate ormai obsolete, quali bishop (vescovo) aisle (navata) abbey (abbazia) e via dicendo. Anche se non viene esplicitamente detto, tutto ciò perchè i bambini che dovessero usarle non turbino il loro vicino di banco musulmano o induista.
Questo è il solo e vero motivo per cui Vineeta Gupta, responsabile dell’infazia, ha dato una siffatta sforbiciata a questi vocaboli giudicati obsoleti e politicamente scorretti dal nuovo Junior Dictionary.
La scusa della multiculturalità dell’Inghilterra e che ormai la gente non va più in chiesa appare ovviamente pretestuosa ed infantile. I motivi sono ben altri!
Allora agli amci vescovi inglesi ormai obsoleti nel nome e di fatto, visto le decisioni che riguardano le sale parrocchiali ed annesse toilettes, verrebbe da chiedere di eliminare anche altari, monasteri, suore, parrocchie, salmi, pulpiti, vicari e tutto ciò che riguarda la tradizione cristiana e lasciare che i ragazzi invcece imparino le paroile più “moderne” e di uso comune come don’t fuch me, fairy, ass, whore, bitch, dick e, la più usata di tutti, shithead, e non certo, come pensa e spera Vineeta, concetti laici come mp3, voicemail, database: ci mancherebbe!
Qualche autorevole voce si è alzata ad esprimere dissenso, se non altro per suggerire che i tempi sono mutati anche per altri aspetti, per esempio l’ambiente naturale in cui stanno crescendo le nuove generazioni: ed allora via muschio, felce, erica e ranuncolo, castoro, aragosta e pellicano tanto ormai quasi tutti i bambini li vedono o ne sentono parlare solo in qualche documentario “obsoleto”.
L’idea di concentrarsi su cose molto più attuali è stupida (parola ancora attuale): vandalismo? OK, bungee-jumping? OK, dislessia? OK, prodotti biodegradabili? OK ed ok anche a tutte le turpiloquianti parole dei films e dei cartoni.
Ma la stranezza è che anche in Italia è successo che nel Dizionario di base della lingua italiana , Dib, (Paravia) sono stati tolti ben 7000 lemmi tra cui, ovviamente, abbazia, vicario, sermone, navata, abside, tabernacolo sostituiti da e-mail, sms, blog e chat.
Nel blog di Riccardo Chiaberge c’è una conclusione quanto mai interessante: come faranno i nostri futuri a capire l’arte di Michelangelo e di Caravaggio?´nessun problema: partecipando a Chi vuol essere milionario azzeccheranno tutte le risposte concernenti il tupiloquio della Talpa, dell’Isola dei famosi, di Bulli & pupe, e spereranno che anche gli autori si siano dimenticati della Cappella Sistina.
E gli obsoleti vescovi inglesi? forse nella aule parrocchiali, dove i musulmani inizierannoi nei loro privati bagni a fare le abluzioni (sapete anche voi ben dove) prima della preghiera, spereranno che almeno loro sappiano cos’è moschea, minareto, janna e chi sono Munkar e Nakir.
Non posso commentare questo bel post, senza averlo commentato da Natanaele . . .non sarebbe corretto! 😉
Allora ti lascio un avviso . . . presto riceverai un invito di amicizia su fb, è da un paio di giorni che ci penso, passando di qua, ho visto che sei prorpio tu! :-)))
Ciao, R
E io aspetto l’invito, Fior!;-p