Questo è l’evento a cui ha assistito la nostra generazione. Ma da duemila anni, da quel ” sì ” pronunciato da una ragazzina ignota a tutti in terra, tutta la storia umana è stata ribaltata. Perché prima dominavano le tenebre più disumane e barbare. Tutti gli imperi e tutte le religioni della storia ; come ha insegnato il grande René Girard –si fondavano sui sacrifici umani. Non solo quelli agli dèi, a migliaia, ma quelli decretati da re e imperatori per lotte e conquiste. Tutta la struttura sociale e civile si fondava sulla schiavizzazione di interi popoli, sull’arbitrio del potente sul debole. Donne, bambini e ammalati valevano meno di niente e la loro vita era di norma violata e soppressa.
Non a caso nel Vangelo, nell
’episodio delle tentazioni, Satana dice a Gesù (e rivela a noi: è un grande scoop politico) che tutti i regni della terra sono nelle sue mani. Tutti i poteri (anche quello che ciascuno di noi impone nella dinamica dei rapporti quotidiani). E ’ per spazzar via questo crudele padrone che il Re è venuto. E ha vinto. Non con la forza, ma con l’amore. Non uccidendo, ma lasciandosi uccidere. E mostrando, come ripete sempre Benedetto XVI , che a vincere, nella storia, non sono i crocifissori, ma i crocifissi.
A vincere oltrecortina non è stato il feroce Stalin, che sembrava onnipotente e che oggi è polvere, ma i tanti inermi martiri, macellati in odio a Cristo. Alla fine il loro amore e la loro fede hanno aperto la strada alla potenza di Dio che domina la storia e vince. Per questo i cristiani sentono la preghiera dell
’Angelus con tanta commozione.
Perché è l
’annuncio che la notte è finita. La storia umana secondo Hegel è una immensa macelleria. Ebbene, da quel “sì” di Maria sulla notte della storia, che gronda sangue innocente e crudeltà, è esplosa l’alba, il volto di un Re potente e buono che vince. Dante, nella Divina Commedia, racchiude in una bellissima terzina l’attimo cruciale dell’Annunciazione come il momento in cui finalmente il Cielo si apre sul mondo, soccorre gli uomini e piove una pace nuova, sconosciuta alla storia umana: “L’angel che venne in terra col decreto/de la molt’ anni lagrimata pace,/ ch’aperse il ciel del suo lungo divieto”.
Per restare a Firenze, c
’è un bellissimo filmato della Rai, in bianco e nero, dove compare Giorgio La Pira che si lancia in una vertiginosa lettura teologica del pianeta terra. Il sindaco santo è inquadrato davanti all’antico convento di San Marco, dove lui viveva, e dice col suo candido sorriso: “Firenze è il centro del mondo, San Marco è il centro di Firenze e l’Annunciazione del Beato Angelico (che è affrescata lì, nda) è il centro di San Marco. Quindi l’Annunciazione è il cuore della storia“.
SOCCIultima modifica: 2008-01-22T00:44:21+01:00da
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