RATZINGER DAY

Bellissimo articolo di Renato Farina; tratto da “Libero”di oggi. Invito a leggerlo tutto! Non è un tipo che alluda, Ratzinger. Ha raccontato come ha vissuto questi giorni. Ci teneva. Ci ha patito. Prima ha raccontato di sé quasi piegato sulle sudate carte. «Conosco bene questo ateneo, lo stimo, sono affezionato. Avevo accolto volentieri l’invito, mi ero preparato il discorso per giorni dopo il Natale». Poi la violenza subita… «Purtroppo, il clima che si è creato… Ho soprasseduto mio malgrado». In quel mio-malgrado c’è un giudizio chiaro: mi è stato impedito, il danneggiato sono io, ho subito un furto di libertà.

Altro che vittoria politica del Vaticano, a lui interessa incontrare le persone più che spedire insegnamenti, la vita degli uomini è così: incontrarsi, litigare, poi bere un caffè, pensare al lavoro, ai figli. E qui la lezione di democrazia, o se si vuole molto semplice, di educazione civica: «Come professore, per così dire, emerito, che ha incontrato tanti studenti nella sua vita vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene». Rispetto, libertà, responsabilità, verità, bene. Secondo me il Papa non la passa liscia. Da quando in qua in questo mondo il coraggio e la mitezza sono premiati? Noi però siamo contenti che tu ci sia, papa Benedetto, e sei proprio così come sei. Più colto, più timido, più intelligente, più credente di noi. Ma ci chiami amici, sei uno di noi.

© Copyright Libero, 21 gennaio 2008

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RATZINGER DAYultima modifica: 2008-01-21T17:37:11+01:00da ritina5
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