NON CREDO NEI POLITICI

L'immagine “http://www.extraordinary-life.it/cartellaimmagini/W_la_vita.png” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.Io non credo molto nei politici. Credo più nei movimenti culturali che nascono dalla società, nelle personalità autorevoli che siano punto di aggregazione e di educazione. Appena ho letto che Giuliano Ferrara avrebbe fatto una lista contro l’aborto ne ho gioito; ma passato l’iniziale entusiasmo e ragionandoci sopra mi son detta; ma non è meglio che Ferrara tenga alta l’attenzione sul problema aborto dalle pagine dei giornali, in televisione, nei dibattiti pubblici? Ormai la 194 non si toglierà più; è entrata nella mentalità comune, è un metodo anticoncezionale e di preservazione della razza. Ne ho avuto esperienza diretta, che le donne sono lasciate sole coi loro problemi e i medici abortisti non perdono tempo a spiegare bene le cose come stanno. Ormai si va ad abortire come si va a cavarsi un dente. E ho visto anche che molte donne non sono poi così traumatizzate e depresse dopo l’intervento; si sono tolte un fastidio o hanno eliminato un bimbo che ( forse ) sarebbe stato un povero infelice! Insomma l’aborto è un fatto di ordinaria amministrazione. Neanche i preti lo chiamano più “ un crimine abominevole “ ! Allora bisogna ripartire da un’educazione alla Vita; con sostegno culturale, economico, educativo. Ben vengano persone intelligenti come Ferrara e mille altri a dire e a ridire SI alla vita e no all’aborto, ma non con un partito che alla fine non prenderà molti voti e servirà solo a dividere le esigue minoranze degli antiaboristi. Dicevano i Latini “Divide et Impera “. Propongo un interessante articolo di Filippo Facci uscito stamattina su !il Giornale “. Può essere più o meno condivisibile ma mi pare lucido e ragionevole.   

Il Foglio, per anni, è stata l’unica novità giornalistica disponibile su piazza. I colleghi ne subivano l’influenza, lo sorvegliavano, chi non lo leggeva finiva per subirlo. Sorto nella scia di memorabili battaglie giudiziarie e culturali (culturali, sì) il piccolo quotidiano ha vissuto fasi alterne e persino gossipàre, sino a tornare tremendamente in riga dopo l’11 settembre. Ora il giornale è cambiato davvero, lasciando di stucco anche molti che ci lavorano e che si ritrovano avvolti da un’aura apocalittica, che ha tolto ogni sorriso: nessuna finta ironia può dissimulare il passaggio da un libertarismo sgangherato a un’enclave teologica in territorio laico, un’autoinvestitura imbarazzante. Non c’è più traccia dell’agorà anarcoide di un tempo: ora è veramente il giornale di Giuliano Ferrara e della sua lista, non è più un crogiolo che fonda opinioni per un fare dibattito vero, mirato alla riduzione del danno e dell’aborto: vuole dividere e c’è riuscito, vuole far casino, derivarne irrigidimenti e bipolarismi esistenziali, far scendere la gente in piazza come trent’anni fa (incredibile) e purtroppo esaltare le sciocchezze di entrambe le parti. Non ne avevamo bisogno, questo almeno penso io. Del Foglio invece sì, e ci manca. Anche questo è un omicidio su un corpo vivo.   Filippo Facci da “ il Giornale “

NON CREDO NEI POLITICIultima modifica: 2008-02-16T12:44:02+01:00da ritina5
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6 pensieri su “NON CREDO NEI POLITICI

  1. Ciao, l’aborto è un tema da cui mi sono tenuta volutamente lontana, per fortuna non ho mai avuto il problema fino ad oggi se non fare o fare questa scelta.
    Mi dico d’accordo su il divulgare l’uso dell’anticoncezionale ,prevenire è meglio che curare.
    L’aborto è un tema troppo personale per essere giudicato, non tutte abortiscono per le stesse ragioni, non tutte restano incinta per le stesse ragioni, non tutti sbagliamo per gli stessi motivi, temo che questa sia e debba restare pur sempre una libera scelta, un figlio imposto è una vita non rispettata, tu dici che molte non sono poi cosi rammaricate e disperate per la loro scelta, forse è probabile che qualcuna si senta serena nella sua scelta
    sopratutto se sa di avere fatto la cosa migliore che potesse fare.
    Noi umani non possiamo pensare di sapere sempre cosa è giusto e sbagliato, cosa va contro natura o no,dettare leggi e regole.
    Un educazione sessuale più seria e diffusa, la prevenzioni, questi sono i temi su cui puntare, ma non dimenticarti che molte donne e ragazzine subiscono il retaggio della mentalità dell’uomo che spesso anzi troppo se ne infischia dei danni psicologici che può provocare, non le si può certo biasimare di non avere la forza di tirare avanti da sole, non stiamo parlando di bambolotti ma di bambini, e quando una vita arriva su questo mondo deve arrivare con la gioia e lo spirito di una madre pronta ad accoglierlo, rabbia e frustrazione, delusione, amarezza , violenza, povertà, ignoranza, una madre bambina, per paradosso condannano un bambino alla tristezza, alla fame d’amore, alla solitudine , potando più dolore che nell’atto dell’aborto stesso.
    Lari

  2. Cara amica, sono daccordo con te che non si tratta di bambolotti ma di bambini, proprio per questo dobbiamo salvaguardarne l’esistenza. Non tutti noi abbiamo ricevuto amore o siamo nati da un atto d’amore; ma siamo nati e qualcuno, non necessariamente i genitori, si è preso cura di noi. Bisogna educare le ragazze e i ragazzi all’amore più che ai metodi anticoncezionali. Non so se ti sei resa conto che sono per l’aborto più le donne reduci dal 68 che le ragazze, che hanno molto più coraggio ad affrontare le difficoltà di una gravidanza indesiderata. Dobbiamo creare una società capace di accogliere anche l’imprevisto piuttosto di una società che li elimina sensa tener conto delle conseguenze. Cara amica; non è vero che non conosciamo il bene e il male e dunque non dobbiamo dettare regole e leggi; la vita di un bimbo non è un fatto privato, tocca tutti coloro che vivono nel mondo. Le regole del bene e del male sono scritte nel nostro cuore; se il cuore ( non l’istinto ) ci fa star male, anche se tentiamo di tacitarlo, vuol dire che quello che facciamo ci rimprovera e che non è un gesto buono. Dobbiamo parlarne invece, non tacere, è una grande questione che ci riguarda tutti, non solo chi fa o non fa figli. Questo significa educarsi alla vita. Grazie di essere intervenuta. Ti abbraccio

  3. Ciao Ritina, grazie per il passaggio e per il commento.
    Ho il coraggio di dire le cose e chiamarle con il loro nome, ma non immagini la sincerità che prezzo abbia.
    Sono contrario alla legalizzazione dell’aborto perchè la considero una legalizzazione dell’omicidio.

    Buona vida

  4. Lo so bene che dire la verità costa; eccome costa…! Ti fai nemici i migliori amici. Ma dobbiamo tener duro; la morte non avrà mai l’ultima parola. Grazie di esserci e buona domenica anche a te. Un bacione!

  5. non è vero anche il tuo blog è molto carino riguardo ai colori mi ha aiutato una persona davvero brava complimenti anche per il tuo blog baci

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