L’ AUTOCENSURA DEI CRISTIANI

L'immagine “http://www.icr.beniculturali.it/images/Preti/M-Preti.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.   Padre Samir: “Il papa ha ragione. Nei paesi musulmani la Chiesa si autocensura”

  Di Sandro Magister – Settimo Cielo L’espresso

Raccontando e spiegando la sua conversione, Magdi Cristiano Allam ha scritto che Benedetto XVI, amministrandogli pubblicamente il battesimo nella veglia di Pasqua, ha testimoniato al mondo “che bisogna vincere la paura e non avere alcun timore nell’affermare la verità di Gesù anche con i musulmani”.

E ha aggiunto:

“Dal canto mio, dico che è ora di porre fine all’arbitrio e alla violenza dei musulmani che non rispettano la libertà di scelta religiosa. Ci sono migliaia di musulmani convertiti al cristianesimo che sono costretti a celare la loro nuova fede per paura di essere assassinati dagli estremisti islamici”.

Su “Asia News” del 27 marzo il gesuita Samir Khalil Samir, egiziano di nascita come Allam e islamologo molto stimato da Benedetto XVI, nel commentare la conversione del neobattezzato, racconta degli episodi che confermano sia la drammatica condizione dei convertiti dall’islam, sia la prassi generalmente rinunciataria adottata dalla Chiesa cattolica nei paesi musulmani:

«Anni fa ero in Marocco. Viene a trovarmi un professore marocchino, 35enne, di lingua araba, per parlare del Vangelo e di Cristo. Dopo mezz’ora io gli dico che sono stupito a vedere la sua conoscenza di temi cristiani. Lui mi risponde che è da 14 anni che chiede il battesimo. All’inizio ho pensato che sbagliasse espressioni. Ore dopo mi incontro con il vescovo e con una piccola comunità di sacerdoti ai quali racconto l’episodio e dico che quel musulmano chiede da 14 anni il battesimo e i sacerdoti glielo rifiutano. Uno dei sacerdoti si alza e mi rimbrotta: “È giusto rifiutarglielo. Noi non vogliamo fare dei martiri”. Dopo aver espresso le sue prudenze, il sacerdote mi fa una filippica sul fatto che io non ho capito il Concilio Vaticano II secondo cui tutti possono essere salvati, anche nella loro religione, eccetera.

«Io ho risposto che il sacerdote non aveva il diritto di rifiutare il battesimo. Se il musulmano chiede il battesimo, lo si può avvertire dei rischi che corre, lo si può mettere in guardia, ma non si può rifiutarglielo perché la sua chiamata viene dallo Spirito Santo e lui è libero, è una sua scelta.

«Uscendo, il vescovo mi ha ringraziato per le mie precisazioni.

«Il giorno dopo vado a Marrakesh e incontrandomi con la piccola comunità di frati e di suore di là, racconto questo episodio e la mia conclusione, cioè che non si può rifiutare il battesimo a una persona che lo chiede, anche se musulmana. Tutti mi accolgono con applausi, festa, urla! E mi dicono che da anni sono impediti ad avvicinare i musulmani e i sacerdoti continuano a rifiutare il battesimo a chiunque di loro lo volesse. La loro “prudenza” si spiega col timore che per ripicca i musulmani facciano chiudere le scuole cristiane, mettendo in crisi l’organizzazione della missione.

«Un’altra volta, dopo aver celebrato la funzione del Venerdì Santo, sto per chiudere la porta della chiesa, quando tre giovani musulmani sui 20-25 anni mi chiedono di entrare per visitarla. La loro curiosità li spinge a farmi tante domande sull’edificio, sulla croce coperta e sul cristianesimo. Ad un certo punto arriva il parroco e caccia via i giovani, dicendomi: “Non abbiamo il diritto di parlare con loro di fede cristiana”. Tutto ciò è un fatto molto grave perché oltre a mettere in luce la censura dei paesi musulmani verso la missione cristiana, mostra che vi è anche un’autocensura da parte dei cristiani, della quale ha parlato Magdi Allam nella sua lettera.

«Penso perciò che il gesto del papa significa: la missione della Chiesa è universale, è anche verso i musulmani deve essere esplicita.

«Altre volte la missione cristiana viene frenata da “opportunismi”. Ad esempio, si consiglia a un non cristiano di non prendere il battesimo per fungere da ponte con la sua cultura. Anche il cardinale Newman, quando era anglicano, pensò di far questo. Ma il punto è che se appena costui sente di dover fare il passo completo ed esplicito dell’appartenenza alla Chiesa, deve fare il passo che gli suggerisce la sua interiorità».

Trovi il commento completo di p. Samir Khalil Samir in “Asia News”: “Magdi Cristiano Allam, una conversione contestata“.

Disse una volta il cardinale Giacomo Biffi, in un discorso tenuto nove giorni dopo l’11 settembre 2001: “È un preciso ordine del Signore e non ammette deroga alcuna. Egli non ci ha detto: Predicate il Vangelo a ogni creatura, tranne i musulmani, gli ebrei e il Dalai Lama”.

L’ AUTOCENSURA DEI CRISTIANIultima modifica: 2008-04-01T12:59:05+02:00da ritina5
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2 pensieri su “L’ AUTOCENSURA DEI CRISTIANI

  1. Ciao Ritina,
    grazie per il messaggio che mi hai lasciato e ricambio i complimenti.
    Sull’articolo in questione dico che l’autocensura dei cristiani non è solamente circoscritta ai Paesi musulmani, ma è presente anche qui nella “Vecchia Europa”.
    Come ben spiega il libro “manuale di sopravvivenza per cattolici” di Alessandro Gnocchi.

  2. Non ho letto il libro di Gnocchi, ma mi sono ripromessa di comprarlo al più presto, è un autore che stimo. Hai ragione. Cara amica, tante volte ci fanno passare per retrò, per preconciliari, ecc., solo se vogliamo essere fedeli al Signore e alla Sua Chiesa. Basta leggere i giornaloni e giornalini che infestano le edicole! Ti abbraccio e sono lieta di averti conosciuta. Ciao

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