LA FEDE DI MARIA

La fede ragionevole di Maria

Nel prodigio dell’incarnazione la corrispondenza tra il disegno di Dio e le aspirazioni dell’uomo. Un’appassionata testimonianza di don Giussani e una mostra dedicata al santuario di Caravaggio

di Luigi Giussani

 

Pubblichiamo il discorso pronunciato da monsignor Luigi Giussani il 18 giugno 1988 all’arrivo dei pellegrini della diocesi di Milano al santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio (Bg). Il testo, come tutte le fotografie pubblicate in queste pagine, è tratto dalla mostra “La storia di un luogo, la vita di un popolo”, ideata e realizzata da un gruppo di amici caravaggini con l’aiuto dell’ex rettore del santuario, monsignor Roberto Ziglioli, ed esposta in questi giorni nel porticato che circonda la chiesa. Il 26 maggio ricorre l’anniversario dell’apparizione della Vergine Maria a Caravaggio, avvenuta, secondo le testimonianze, nel 1432.

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Io vorrei sottolineare
– è una cosa che mi ha sempre commosso – che la fede della Madonna è una fede innanzitutto ragionevole, secondo quello che l’Apostolo richiede: che la fede sia un ossequio ragionevole. In che senso la fede della Madonna è stata ragionevole? Noi non sappiamo come sia avvenuto quel grande momento che chiamiamo “Annunciazione”, possiamo immaginarcelo, ma non sappiamo come realmente avvenne. Tuttavia quello che è accaduto è certamente questo: che alla Madonna s’è resa evidente una corrispondenza tra quello che stava succedendo, tra ciò che le si stava dicendo, e l’attesa profonda del suo cuore. Questo è la ragionevolezza.
L’attesa profonda del suo cuore era che la promessa fatta da Dio ai suoi padri sarebbe accaduta: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore» (Lc 1, 45). Beato chi ha creduto all’adempimento della parola del Signore, e l’adempimento della parola del Signore è il compimento della grande promessa: «Nascerà», Dio reso presenza umana.
Quello che mi ha sempre colpito dell’episodio del Vangelo è la frase che si legge dopo che la Madonna rispose di sì. C’è un punto e subito dopo l’evangelista scrive: «E l’angelo partì da lei» (Lc 1, 38). Chissà quante centinaia e centinaia di volte ci sono ritornato, immaginandomi la terribile situazione in cui quella ragazza doveva essere. Perché appena «l’angelo partì da lei», poteva dire: «È un’illusione?», «Me lo sono costruito io?», «Che cosa vuol dire?», «È stata una fantasia?»… In quel momento, la Madonna ha dovuto vivere tutta l’energia che occorre alla fede, e l’ha dimostrato in quell’istante in cui ciò che aveva dentro di sé non poteva essere constatabile, in quel grande momento – «E l’angelo partì da lei» – in cui lei rimase sola, sola di fronte al fidanzato, sola di fronte ai familiari, sola di fronte al mondo, ed è stata leale con quello che aveva sentito e visto. →

 

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  Da Tempi  ( www.tempi.it/cultura/001138-la-fede-ragionevole-di-maria )

LA FEDE DI MARIAultima modifica: 2008-05-15T01:00:32+02:00da ritina5
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