LUPI VESTITI DA AGNELLI

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Si sono tenute delle conferenze presso l’Istituto Suore Campostrini di Verona che riteniamo di segnalare per la loro gravità, sintomo di una moda perversa che riguarda tutta l’Italia cattolica.

Invitare l’Iman di Verona, certo sig. Pallavicini, a parlare dell’Islam presentando la conferenza sotto il titolo “Quale Dio ci salverà?” sembra proprio una vera sfida provocatoria. Già il titolo è tutto un programma, ma che venga proposto dalle nostre scuole cattoliche, offrendo loro il nostro pulpito è davvero il colmo! Ognuno di noi è libero di documentarsi sulle altre religioni, ma quando mai noi siamo stati invitati a parlare di Cristianesimo all’interno di una scuola coranica? Eppure dicono che molte scuole cattoliche in Italia si pregiano di fare questo tipo di “generose” offerte.

Come se non bastasse, anche l’altra conferenza presso lo stesso Istituto del sedicente cattolico, prof. Vincenzo Vitiello, docente al S.Raffaele di Milano, è stata motivo di serie perplessità, perché tutta protesa nell’invitare a “Ripensare il Cristianesimo” (titolo del suo nuovo libro) sotto una veste così critica e demolitrice da mettere in dubbio perfino Gesù Cristo quando ha affermato di essere la Verità, e lo stesso San Paolo considerato il traditore del messaggio di Cristo. Non è certo l’unico “docente cattolico” a sostenere queste tesi all’interno dei nostri Seminari e studi teologici! E così, di processo in processo, di analisi in analisi, gli “esperti cattolici” si sentono in dovere di mettere in discussione tutta la fede cattolica, (considerata puro fideismo per i creduloni) per trasformarla in una specie di panteismo naturalistico. A quale scopo ci si domanda? Forse per far rifiorire un nuovo cristianesimo dalle ceneri dei duemila anni che vogliamo distruggere? Quale male ci ha fatto per volerlo rinnegare in questo modo? E che ne sarà di Gesù Cristo dopo che gli stessi “sapientoni cattolici” lo vogliono morto a tutti i costi negandogli Risurrezione e Ascensione?

Il guaio è che queste devianze dottrinali, spesso madornali eresie, stanno imperversando ormai da decenni all’interno dei nostri Seminari e Studi Teologici, non solo di Verona ma a livello internazionale, e gli Istituti religiosi, come pure i laici, ne risentono enormemente, tant’è vero che le nostre suorine, ormai vecchiette senza vocazioni per questa loro confusione mentale e dottrinale, si sentono quasi onorate di prestare le loro sedi perché si instauri questa innovazione teologica. E’ la piovra della massoneria che attanaglia anche gli alti vertici della Chiesa, nel silenzio generale!

La prova del nove di quanto affermo l’ho avuta molte volte, ma in particolare domenica scorsa quando mi sono trovata a Milano per un matrimonio della figlia di un’amica. Il sacerdote, certo don Aldo, ha fatto una celebrazione (in un cortile all’aperto, solo per gli invitati) che di liturgico nulla aveva, con una celebrazione dove si è letto un brano di don Balducci al posto della Bibbia; dove alla fine dell’unica lettura del Vangelo si è omesso di dire “Parola di Dio” perché “non ne abbiamo alcuna certezza” (parole del prete); dove invece della preghiera dei fedeli venivano esternate pietose lamentele di critica verso la chiesa cattolica colpevole di difendere i ricchi e dimentica delle nuove povertà ecc. Le solite frasi fatte sulla bocca dei soliti benestanti ai quali meno di nulla importa dei poveri! Alla fine, sconcertata e anche addolorata nel vedere che Cristo veniva menzionato solo per essere oltraggiato, mi sono data da fare per chiarire le cose, in particolare col sacerdote, il quale mi ha confermato con orgoglio di essere un prete diocesano cattolico di Milano, e si è giustificato dicendo che ormai la gente è solo questo che vuole sentire perchè non gli va più di accettare “le magie dei sacramenti!?!”. Gli ho risposto che la gente omai è in balia, purtroppo, di quello che voi, preti traditori, state sfornando da troppi anni, anni di apostasia e di menzogne fatte passare per verità, e che il posto più orribile dell’inferno (che esiste anche per chi non ci crede, gli ho detto!), è riservato ai pastori come voi, che invece di salvare il gregge, lo conducono verso il baratro.

Ho constatato, infatti, che mentre nel passato certe eresie venivano buttate là sommessamente, quasi con timore da chi si professava miscredente, adesso invece vengono presentate spudoratamente e orgogliosamente proprio da coloro che si vantano di dichiararsi cattolici, “professori cattolici”, “scrittori cattolici” “preti-teologi cattolici”, “pittori e scultori cattolici”. In un mondo che, in ossequio a Satana, padre della menzogna e omicida, ha la sfrontatezza di dichiararsi cattolico mentre bestemmia e profana Cristo con celebrazioni, studi teologici, seminari, libri, quadri e altre opere scellerate dove viene raffigurato Cristo o come amante di Maddalena, o come sodomita tra gli Apostoli sodomiti, o come guru, o impostore o peggio, non possiamo più restare indifferenti, dobbiamo ribellarci per amore della Verità e sentire il santo orgoglio di difendere questo nostro Salvatore e Redentore, oggi peggio di allora, sputacchiato, deriso, schiaffeggiato, profanato e messo a morte dalla nostra indifferenza o dalla malvagità di molti che si dicono cristiani.

La cosa è assai più grave che ai tempi delle dispute tra “Arianesimo e Nestorianesimo” dove si dibatteva se Gesù Cristo fosse o solo Dio o solo Uomo, in quanto allora si aveva per lo meno un sacro rispetto di questa nobile Figura di Profeta, e nessuno si è mai sognato di denigrarlo come fanno adesso. Gli stessi Giudei nel condannarlo a morte lo accusavano di essersi proclamato Dio mentre lo ritenevano solo un uomo, ma adesso, nel nostro ultimo secolo c’è ben di peggio nei confronti di Cristo! Questa è un’azione diabolica gravemente sacrilega che non possiamo più subire passivamente e che prima o poi attirerà su tutta l’umanità i castighi di Dio.

Senza Cristo viviamo in un mondo corrotto, perverso, lussurioso, sodomita, senza amore, senza scrupoli e senza pietà gli uni verso gli altri. E’ questo che vogliamo? Non possiamo essere felici e realizzati senza Cristo, e nemmeno possiamo sentirci a posto con un Cristo che non è il vero Cristo del Vangelo e della Chiesa, ma quello che certa miseria umana vorrebbe proporci. C’è infatti una stretta correlazione tra la nostra fedeltà alla dottrina di Cristo e la nostra fedeltà nella vita quotidiana; se la prima barcolla, anche la seconda è destinata al naufragio.

Anche San Paolo metteva in guardia i cristiani dai falsari:“Mi raccomando, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. Costoro infatti non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre, e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici” (Rom. 16,17).

C’è da domandarsi: “Perché, Signore, i tuoi figli sono così ingrati? Perché non vedono tutta la bellezza e la gioia che ci doni sin da questa terra, con i frutti da godere, il mare e i monti maestosi dai quali alzare lo sguardo a Te, che sei nostro Padre? Perché si accaniscono contro la vita frutto dell’amore, contro la famiglia che ci sostiene, e la persona nelle sue infermità? Perché negano la bellezza della Legge Naturale uscita dalle tue mani amorose a garanzia della nostra felicità, per crearsi una legge-capestro fondata sulle perversioni più aberranti? Perché mai, Gesù, non credono più ai tuoi Sacramenti di Salvezza, quei Sacramenti che ci fanno partecipi della tua vita divina sin da questa terra per aprirci poi le porte del Paradiso, e che ci permettono di vivere con fedeltà le varie tappe della nostra esistenza umana, anche quando è colpita dalla sofferenza?

Fino a quando, Signore, permetterai in silenzio questo scempio della Tua Divina Maestà che è anche scempio della nostra umanità? Quando darai libero corso alla Tua Divina Giustizia finora pazientemente trattenuta dalla tua Divina Misericordia? Come è possibile che questo tuo popolo, dopo aver goduto per duemila anni dei tuoi benefici divini, adesso ti tratti peggio di Erode? Da chi andremo, o Signore, per trovare Parole più penetranti, più forti, più consolanti e incoraggianti delle tue “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime..” (Mt.11,28). Da chi andremo Signore, lontano da te, dal tuo Amore, dalla tua Grazia?

E’ arrivato il tempo di estromettere i nuovi traditori di casa nostra, lupi vestiti da agnello! E’ ora che costoro se ne vadano dalle nostre cattedre, dalle nostre Chiese, dalle nostre scuole, dai nostri pulpiti e che vadano a zappare la terra chiedendo umilmente perdono a Dio, perché terribile sarà il giudizio di Dio nei loro confronti, perchè “A chi molto è stato dato, molto verrà richiesto”.

Tanto era mio dovere presentare a nome di molti italiani.

In fede

Patrizia Stella

Dal blog La Voce di Don Camillo

LUPI VESTITI DA AGNELLIultima modifica: 2008-06-23T14:27:43+02:00da ritina5
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11 pensieri su “LUPI VESTITI DA AGNELLI

  1. Si, incazzarsi è bene, ma se ci s’incazza con ironia è ancora meglio! Il demonio trema di rabbia di fronte all’ironia; se poi è santa ironia è la sua fine…!

  2. leggendoi tuoi commenti dal blog di teocon non ho potuto fare a meno di venire a trovarti, iniziando a leggere il tuo lungo post non nego di non essere arrivato fino in fondo per un questione di tempo, ma tornerò sul’argomento islam perchè ci sono alcune cosucce che mi prude dire

  3. Gesù Cristo quando ha affermato di essere la Verità
    è un arase che leggevo nel tuo post, mi viene da correggerla in io sono verità è questi che dovremmo credere per non perdere la lotta con l’islamismo

  4. Ti stimo.
    Per la carità che usi nelle tue risposte e per la determinazione della tua fede in Gesù.
    Mi verrebbe da riconsiderare il sacerdozio femminile. ahahahahahahaha
    Un abbraccio grande

  5. Ma noi tutti che siamo battezzati siamo sacerdoti, profeti e re! Non sia mai fare le donne prete; con la lingua lunga che ci ritroviamo diremmo al mondo intero i peccati che verrebbero a confessare! Siamo fatte per altro. Il Padreterno è un tipo intelligente e previdente e ha fatto bene le cose. La carità, amico mio, è l’unico modo che abbiamo per imitare il Padre. A me fanno girare i zebedei solo i presuntuosi e i saccenti, non la gente confusa che pur desidera seguire il Signore, ma con i “pastori” che si ritrova entra ancora di più in confusione! Ti ringrazio per la tua amicizia e il tuo affetto. A domani! Un bacione.

  6. Ciao, Pony!!!!!!!!!!!!!!!!! Cavallino bizzoso e simpatico!

    Raimondo, poeta solitario e incompreso, mi spiace, non so’ cosa sono gli “internet cafe’; avresti la gentilezza di parlarmene?-sempre se ti va- Un abbraccio a tutti!

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