EUTANASIA DI STATO?

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Apprendo con sgomento la decisione di Salvatore Crisafulli.
Dopo essere diventato la bandiera utilizzata da tutti i contrari alla legge sull’eutanasia è stato lasciato solo a se stesso e alla sua famiglia.
Salvatore, svegliatosi prima dal coma e poi dallo stato vegetativo ha, per anni, gridato al mondo la sua voglia di vivere e per inciso, vorrebbe anche continuare a vivere!!!!, ma le spese sono troppe e gli aiuti inesistenti.
Da qui la decisione di lasciarsi morire e di chiedere per se quanto aveva combattuto per Welby ed Eluana

Leggo la notizia da Laura, se sarà possibile cercherò di postare anche l’audio dell’intervista che ha fatto Alex su radiochat.

Mi sembra incredibilmente ipocrita condannare a morte uno che con quel “filo di voce” (metaforica: Salvatore parla attraverso un pc) non ha fatto altro che urlare il suo sì alla vita.

Se Salvatore veramente stacca la spina la mano su quel filo ce l’ho anche io e te che mi leggi!

Stasera, ore 22.00, su radiochat la replica dell’intervista, chi può e vuole l’ascolti!

Visto che i media hanno “oscurato” questa notizia che probabilmente non fa sufficiente gola a nessuna delle due parti in causa (favorevoli e contrari all’eutanasia) chiedo a chiunque passi di qui, se condivide la denuncia, di postarla nei propri spazi per due motivi: dare a questa denuncia la giusta rilevanza e, scusate se è poco, dare finalmente un senso alla definizione blog = informazione libera. (non mi interessa che citiate questo blog come referente, Vi sarei grata se invece metteste il link alla replica della web-radio)

Non parole ma azioni!

Da Cazzeggio Libero

EUTANASIA DI STATO?ultima modifica: 2008-09-13T11:29:12+02:00da ritina5
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5 pensieri su “EUTANASIA DI STATO?

  1. e così si chiama laura… è un nome che amo.

    Sono cattivissimo, per me si può pure staccare la spina non m’importa, non lo conosco. Il punto è, si possono dare gli aiuti a questo tizio e a quelli come lui o no? se mancano i fondi, se mancano le infrastrutture, se non c’è neanche la possibilità di provvedere, può morire tutte le volte che vuole niente cambiarà. Se ci sono i fondi o le possibilità di poter fare qualcosa perchè non la si fa?
    (non c’è niente di provocatorio, semplicemente non so come stanno le cose per dare un giudizio)

  2. Bhe, nemmeno io posso dare un giudizio preciso, non ne so molto, ho riportato questo post di un’amica perchè è giusto che le notizie non ci scivolino addosso, per destarci dal sonno e dall’apatia di fronte alle cose tragiche della vita, nostra e altrui. M’informerò meglio come stanno le cose. Ciao, caro Daniele.

  3. Secondo me le posizioni riguardo l’argomento hanno sempre un valore estremamente soggettivo, che non significa di relativismo morale, ma più legate all’esperienza personale e al proprio bagaglio culturale.
    Se è vero che non riconosco l’eutanasia come un valore o un diritto, rimango comunque molto cauto nel definire quale sia la soglia che definisce il punto del non ritorno.
    Pur non comprendendo molto di scienza medica è come se percepissi posizioni pregiudiziali da una parte e fin troppo rigide dall’altra, saltando a piè pari la volontà del soggetto da una parte ed estremizzandolo in senso inverso dall’altro.
    Io ritengo che i discorsi sulla dottrina e sulla morale sia doverosi ed importanti, ma che alla fin fine ciascuno, se si presentano situazioni cliniche estreme, debba potersi assumere dinanzi a Dio la responsabilità personale sul da farsi.

  4. da il mascellaro

    Tratto da Avvenire del 13 settembre 2008

    Salvatore Crisafulli, il disabile catanese di 43 anni che il 5 settembre scorso, con una lettera aperta, aveva chiesto aiuto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, minacciando di lasciarsi morire e che, in viaggio in camper verso la Toscana, era ricoverato da giovedì a Roma, è partito in aereo per tornare a Catania, suo paese natale.

    Lo riferisce il fratello Pietro. L’altro ieri Crisafulli era stato colto da una crisi respiratoria, forse causata dalle emozioni degli ultimi giorni, e il suo viaggio verso la Toscana, e precisamente verso l’Abetone, per incontrare famiglie che hanno parenti in stato vegetativo, si era fermato in un ospedale della Capitale.

    «Mio fratello non è in condizioni di arrivare in Toscana – ha detto Pietro Crisafulli – e preferiamo che torni a casa, in Sicilia. Abbiamo apprezzato l’intervento di Silvio Berlusconi, che si è mostrato disponibile ad aiutarci».

  5. il mascellaro non lo se po’ legge, imbroda ad oltranza, di beatitudine sconsiderata, il nostro premier, è veramente illeggibile.

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