J’ABBRUZZU

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«Donna, non piangere!»: questo è il cuore con cui noi siamo messi davanti allo sguardo e davanti alla tristezza, davanti al dolore di tutta la gente con cui entriamo in rapporto, per la strada o nel viaggio, nei nostri viaggi.

«Donna, non piangere!». Che cosa inimmaginabile è che Dio – “Dio”, Colui che fa tutto il mondo in questo momento -, vedendo e ascoltando l’uomo, possa dire: «Uomo, non piangere!», «Tu, non piangere!», «Non piangere, perché non è per la morte, ma per la vita che ti ho fatto! Io ti ho messo al mondo e ti ho messo in una compagnia grande di gente!».

Uomo, donna, ragazzo, ragazza, tu, voi, non piangete! Non piangete! C’è uno sguardo e un cuore che vi penetra fino nel midollo delle ossa e vi ama fin nel vostro destino, uno sguardo e un cuore che nessuno può fuorviare, nessuno può rendere incapace di dire quel che pensa e quel che sente, nessuno può rendere impotente!

CORALE VILLAVALLELONGA

J’ABBRUZZUultima modifica: 2009-04-07T18:27:30+02:00da ritina5
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2 pensieri su “J’ABBRUZZU

  1. Ciao Ritina…è terribilissimo!
    Sono cose a cui non ci si abitua mai, non sai mai dove toccherà.
    Tremendo.

  2. Sì, carissimo Teo, queste disgrazie ci mettono sotto il naso l’estrema precarietà di noi tutti, anche di chi si crede il padrone del mondo. Ma sono anche una grande risorsa per tirar fuori dal nostro cuore il bene, e per quello che stiamo ammirando in Abruzzo non è morta la Charitas nella nostra gente. Un grande abbraccio!

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