L’ELEFANTE

Foto:elefante

C’era un paese in cui non s’era mai visto un elefante. Anzi: la gente nemmeno sapeva che cosa fosse.
L’imperatore dell’India, per suoi interessi politici, volendo stipulare un’alleanza con il re di quel paese, gli mandò in dono un elefante che arrivò di notte e subito venne rinchiuso in un padiglione nel giardino dell’ambasciata, in attesa della consegna ufficiale, in pompa magna. La curiosità della gente era grande, e per vedere com’era fatto un elefante, quattro dei più coraggiosi decisero di introdursi di soppiatto nel padiglione, approfittando della notte e del buio. Anzi, per non farsi scoprire, non portarono con sé neanche una lanterna, limitandosi a toccare l’animale, palpandolo ben bene e scappando poi di gran volata per tornare dagli amici che li aspettavano impazienti.
“Ecco come è fatto un elefante: – disse il primo che aveva toccato una zampa – è come una colonna, una grande colonna tutta tonda”.
Ma il secondo, che aveva toccato la proboscide, replicò: “Niente affatto: è come una grossa corda, molto grossa e molto lunga”.
Il terzo, che aveva toccato ben bene un orecchio dell’elefante, assicurò invece che l’animale aveva l’aspetto di un grande, grande ventaglio; e il quarto, che aveva ispezionato la coda, affermò che dopotutto l’elefante assomigliava proprio al codino di un maiale, ma molto più alto e ruvido.
Questo capita a chi vuol parlare delle cose senza averne una visione globale.

L’ELEFANTEultima modifica: 2009-05-02T21:59:33+02:00da ritina5
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2 pensieri su “L’ELEFANTE

  1. Quanto è vera questa storia! Spesso un pò tutti corriamo il rischio di fare affermazioni senza avere una visione globale della situazione, risultando parziali e un pò faziosi.
    Lo Spirito illumini i nostri cuori e le nostre azioni prima di parlare e di agire:-)
    un abbraccio
    terry

  2. Carissima Terry, ci credi che, quando ho fatto questo post, ho pensato soprattutto a me? Tante volte metto su notizie di cui non ho esperienza, ma solo perchè m’intriga il fatto, un po’ come fanno tanti operatori della carta spampata, che conoscono i fatti più per sentito dire che per averne fatto esperienza diretta. Purchè si facciano degli scoop e si venda! Ha proprio ragione; peghiamo lo Spirito, che c’illumini e ci dia la sapienza giusta per affrontare la realtà e, soprattutto capirla. Un bacione!

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