E lo chiamano amore…

http://www.linsdomain.com/gods&goddesses/pictures/eros.jpg

 

Oggi voglio fare un post strano: “Famolo strano”, diceva la protagonista di un film di Verdone.

Quante se ne dicono e, di conseguenza, se ne sentono sui giornali e alla televisione… Argomento del giorno: il SESSO! Sembra che al mondo non vi sia argomento più allettante, più accattivante, più attraente. Maschio, femmina, omosex, trans-genter, viados, gay, lesbiche… Uomini che si vestono da donne – e fanno concorrenza – donne che imitano gli uomini – e sembrano anche meglio -. Mammasanta che confusione! E tutti che chiedono diritti: di essere riconosciuti, di apparire, di sembrare… Mi sto chiedendo: Ma davvero è così indispensabile il sesso? fare sesso? parlare di sesso? ostentare il sesso? Ma che palle! Non ne posso più! Dovunque mi giro vedo come un’ombra implacabile: il SESSO! Me lo ritrovo anche nel piatto, basta una zucchina lessa e due pomodori; se poi ci mettono anche il ciuffetto di prezzemolo…La pubblicità delle patatine? Eccoti Rocco Siffredi, che dicono la sa’…lunga. Aiuto! Affondo! Mi sento come risucchiata da mille buchi neri… da milioni di chiappe voraci… da sbavanti labbra tentacolari… Tutti, ma proprio tutti, sono invischiati da questo miele appiccicaticcio, da questa catarsi primordiale; retaggio dei nostri avi antropomorfi… E’ un istante, un istante d’infinito, un attimo di sperdutezza pagato a caro prezzo, e non si sa se il gioco vale la candela! La candela si spegne troppo in fretta, ci vuole un po’ di polverina bianca per tenerla alta, la fiammella – e qualcos’altro – , anche questa pagata a caro prezzo. Altrimenti perché il popolo bue paga le tasse? Si deve pur contribuire a mantenere lo status simbol di chi conduce il popolo. Sempre bue. Ne usciremo? Bha… la vedo nera, o nero, o… c’è molta fantasia dagli estetisti, se ne puo’ uscire di tutti i colori; i più ne escono “misti”!

Vi racconto un episodio realmente accaduto. Alcuni miei giovani amici hanno proposto di vedere insieme un film “erotico”, uno di Tinto Brass. Ho detto; ok, vediamolo. Venti ragazzuoli seduti dovunque; poltrone, sedie, tavolo, finestra, letto… anche per terra. Comincia il film: mi prende una voglia strana… un desiderio irrefrenabile… una tentazione irresistibile – mentre sullo schermo televisivo appare un culo da togliere il respiro – di… fumarmi una sigaretta, perche mi annoio a morte! Che devo fa’? L’immagine di un culo mi fa scompisciare… mi fa pensare allo sforzo, anche dei più “grandi” uomini, che si attua quando si soffre di stipsi. Dovevo uscirne alla grande, per non parer bacchettona! Ma davvero quel culo – per altro ben fatto – mi procurava un irrefrenabile accesso di risa. Mi sono fatta coraggio e ho annunciato: Raga’, è meglio il mio! Vado a fumarmi una sigaretta! E me ne sono andata in cucina. Dopo un po’, alla chetichella, se ne sono venuti tutti a “fumare una sigaretta”. Tinto Brass & company sono sfumati, poco a poco, come la scena finale di “Viale del tramonto” e nessuno s’è accorto o preoccupato che la cassetta girava a vuoto. Costo affitto cassetta sprecato! Chi ha orecchie per intendere…

E lo chiamano “amore”… Tutta un’altra roba!

E lo chiamano amore…ultima modifica: 2009-11-25T22:21:11+01:00da ritina5
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “E lo chiamano amore…

  1. …e più se parla e meno se ne fa!;-p E le aziende farmaceutiche s’ingrassano con la vendita di pillolette blu e rosa e nevica polverina bianca come ausilio alla bisogna…

I commenti sono chiusi.