ABORTISTE CONVINTE!

L'immagine “http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/cronache/200802images/feto01g.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.     Paola, una da votare

Eugenia Roccella ci scrive

Al direttore- Leggo su Liberazione di ieri che alcune senatrici di Rifondazione comunista hanno presentato un’interrogazione sull’attività del Centro di aiuto alla vita della Mangiagalli. Paola Bonzi, che da oltre vent’anni lo dirige, pare abbia raccontato, in un’intervista, alcuni episodi che le parlamentari hanno trovato scandalosi, come l’essersi “precipitata alle 6 del mattino da una ragazza che si trovava già nell’anticamera della sala operatoria”. Un vero e proprio attentato al “diritto” di aborto e alla libertà di quella donna: chi sarà stata l’anima nera, l’antiabortista che ha avvisato la Bonzi? Il ministro Turco, dicono le senatrici, deve indagare. Non ha importanza se la donna in questione sia felice di aver evitato l’aborto, non ha importanza se in quell’anticamera alle 6 del mattino fosse sola, dubbiosa, spaventata, e se qualcuno abbia avvertito il suo tormento e le abbia offerto ascolto e condivisione. Non ha nemmeno importanza che la Bonzi abbia operato per anni in piena sintonia e amicizia con un ginecologo pro choice come il prof. Pardi, e nemmeno importa sapere che Paola è una “natural born feminist”, una donna piena di amore e di rispetto verso le donne, dotata di un intuito delicato (tra l’altro è non vedente), e della felice capacità di entrare in contatto immediato con le altre. Per Liberazione, se la Bonzi lavora nei Cav, sicuramente “adotta ogni mezzo”, tra cui “l’esibizione di immagini di feti”, pur di “ledere il diritto delle donne ad esercitare le facoltà loro riconosciute” dalla 194. Qui non si tratta di essere pro choice, ma di essere abortiste e basta, convinte cioè che l’aborto sia in sé un’affermazione di autonomia e libertà, e non un momento ambiguo, doloroso e contraddittorio, che nessuna si augura di vivere.

Eugenia Roccella    Da Il Foglio

ABORTISTE CONVINTE!ultima modifica: 2008-03-05T13:23:30+01:00da ritina5
Reposta per primo quest’articolo

8 pensieri su “ABORTISTE CONVINTE!

  1. Ciao carissima!

    Per “ritirare” il premio devi passare in questo blog:

    http://d-mensione.blogspot.com/2008/01/premio-d-eci-e-lode.html

    Lì troverai le regole e i codici per inserire nel tuo blog il premio e le regole del gioco.

    Non è difficile inserire il codice nel form dove mettiamo le notizie (ci sono riuscita anch’io!)

    Se non ci riesci possiamo chiedere aiuto a Natanaele appena ha un po’ di tempo!

  2. concordo con le parlamentari ed aggiungo che passato il momento di euforia (causato dalle endorfine che il feto provoca per la sua sola sopravvivenza) quella ragazza si pentirà a vita della scelta di non aver abortito!

  3. Carissima Mia, mi spiace per te; mi pare tu sia leggermente confusa…Ciao e grazie di essere passata!

  4. Carissima AnnaV, ci sono riuscita! Io non so che dire; sono emozionata e confusa per questo premio; ma è segno del tuo affetto e allora vale SETTANTA VOLTE SETTE!!! Un abbraccio immenso…!

  5. Quindi la gioia di non aver abortito sta esclusivamente nelle endorfine rilasciate dal feto, e la ragazza si pentirà a vita per non aver abortito…In base a quale criterio, per curiosità?

    Ho l’impressione che certi/e abortisti/e non riescano a sopportare che una persona, razionalmente, possa decidere di non abortire Mi viene il dubbio che questo accada perchè in realtà costoro non hanno realmente a cuore la salute delle donne (per esemplificare: perchè nei loro discorsi la sindrome post-aborto, stranamente, non trova MAI spazio?). Il loro unico scopo è l’egemonia politico-culturale, non la verità. Ed infatti, forti di tale interesse, si esercitano nel giudicare come un errore la scelta di una donna di proseguire la gravidanza (come chiaro in certi commenti).

  6. Caro gaddhura, credo che la sig. Mia abbia scambiato il feto per una pastiglia di prozac; sai quelle pillole che pare diano la felicità perchè fanno assopire tutti i bisogni e l’infelicità. Quando la gente parla in modo ideologico io mi rifiuto di dialogare, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Non interessa loro capire ma solo polemizzare nel senso più negativo del termine, perciò meglio tacere. Ti abbraccio

  7. Carissimo Gaddhura, forse la sig. Mia ha scambiato il feto per una pastiglia di “prozac”; sai quelle pillolette che assopiscono i bisogni e i desideri non esauditi. Con le persone ideologizzate non vi può essere dialogo perchè vogliono solo polemizzare nel senso più deteriore del termine. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Meglio tacere! Ti abbraccio

  8. Vero. Se si portasse un’esperienza, forse si potrebbe anche parlar della cosa in modo serio, piuttosto che dar fiato all’ideologia. Per capirci: una persona a me cara è ricorsa all’aborto per una gravidanza ‘indesiderata’ (che tristezza se in un paese civile – si suppone! – si parla della gravidanza come di una vergogna) e, complice un ragazzo ipocrita che l’ha lasciata sola, ha deciso ‘per vergogna’ la strada dell’aborto. Mi ha raccontato cosa prova nel vedere un bimbo, mi ha raccontato dei sogni che a volte la svegliano di notte…mi ha detto che, tornando indietro, non rifarebbe più quella maledetta scelta…Questi sono fatti, il resto parole vuote…Il vero dramma sta nella solitudine, ed è questo che occorre contrastare! E’ per questo che lo Stato DEVE offrire un sostegno adeguato alle donne che si trovan in difficoltà. Non solo offrire una finta soluzione (che, ai fatti, non è altro che uno spostare il problema) !

    ps: hai notato che si è firmata come ‘mia’? Sarà un caso? 😉

    A presto!

I commenti sono chiusi.