ALDO MORO E IL TIBET; STORIE DI MARTIRI

http://www.savetherabbit.net/IMAGES/tibet1.jpg       Non posso non ricordare a voi tutti, in questa celebrazione che inizia il nostro cammino dietro il Signore la passione che sta vivendo un popolo a noi carissimo. Il popolo del Tibet al quale noi siamo legati di singolari vincoli di amicizia per la grande testimonianza data quattro secoli fa da uno dei più illustri cittadini di Pennabilli, Francesco Orazio Olivieri della Penna, che è stato missionario cappuccino e ha creato una piccola e vivace comunità cattolica che solo l’invasione comunista ha irreversibilmente distrutto. Il Dalai Lama mi ha confidato più volte che due posti ha nel cuore in Italia: la Sede di Pietro e la Chiesa di Pennabilli. Noi vorremmo poter sostenere questo cammino terribile a cui viene sottoposto un popolo straordinariamente colto e pacifico, sottoposto da decenni ad una dominazione da una potenza che non aveva nessun diritto di occupare il Tibet e che lo occupa e lo impoverisce in dispregio delle norme del diritto internazionale. Noi ci auguriamo, anche se non abbiamo tanta speranza, data la povertà delle classi politiche in occidente, che le Olimpiadi  di Pechino vengano boicottate dai popoli civili. Le Olimpiadi di Pechino grondano sangue e non sole del sangue dei monaci e dei civili tibetani che sono stati  uccisi in queste ultime 48 ore e che sono infinitamente più vaste di quelle che l’ipocrisia del regime di Pechino dice; ma grondano del sangue di migliaia e migliaia di operai che hanno costruito, in situazioni di assoluta insicurezza, queste enormi costruzioni che debbono gridare al mondo il dominio del capitale comunista; delle migliaia e migliaia di cittadini espulsi dalle loro case abbattute per creare stadi, alberghi ecc. e che hanno trovato la morte di fame e di stenti nella periferia di Pechino. Voi non sapete queste cose perché leggete soltanto quotidiani laicisti che si guardano bene dal dire queste cose. Se aveste letto, qualche volta, il quotidiano cattolico vi avreste incontrato quelle straordinarie testimonianze del più intelligente sinologo che abbiamo in Italia, Padre Bernardo Cervellera che documenta, puntualmente, di questa cosa abominevole che è questo regime che unisce tecnologia e barbarie. I cinesi sono dei barbari tecnocrati; e noi per soldi vendiamo l’anima della nostra civiltà. La seconda cosa è che ogni sacrificio umano, soprattutto ogni sacrificio cristiano, si inserisce nella passione, nella morte e nella resurrezione del Signore e non posso non ricordare che 30 anni fa, in queste ore, iniziava il suo faticoso martirio un grande cristiano italiano, Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse. A me non interessano tutte le disquisizioni di carattere politico, giornalistico, giudiziario, interessa ricordare in lui una limpida figura di un uomo che ha testimoniato Cristo anche nei momenti orribili della sua carcerazione; egli che proprio perché cristiano ricevette due straordinarie attestazioni da parte della Chiesa: -la lettera che Papa Paolo VI ebbe l’umiltà e l’ardire di scrivere in ginocchio a quel branco di ideologizzati delinquenti che erano le Brigate Rosse  allora, perchè liberassero quest’uomo, diceva lui, buono, mite, testimone della verità e della giustizia;

-e, ancora, un privilegio che nessun laico cristiano in tutta la storia della Chiesa ha mai potuto ottenere,  la celebrazione dei suoi funerali da parte del capo dell’intera cristianità. Noi lo evochiamo, Aldo Moro, in questo cammino della nostra identificazione nel Signore, che muore e che risorge. E siccome siamo molto preoccupati della situazione assolutamente difficile che vive socialmente e politicamente il nostro paese, ameremmo invocarlo come particolare intercessore della grazia del Signore su questo difficile cammino che il popolo italiano deve percorrere in questa nuova, consultazione elettorale che ci auguriamo non sia inutile come le precedenti.


Pennabilli, Cattedrale, 16 Marzo 2008

                            

+Luigi Negri

Vescovo di San Marino-Montefeltro        Grazie, don Negri !

ALDO MORO E IL TIBET; STORIE DI MARTIRIultima modifica: 2008-03-17T00:42:22+01:00da ritina5
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