GUARDARE IL MONDO NEL SUO SPLENDORE

  In una conferenza tenuta a Toronto nel 1930, su “La cultura e il Pericolo Incombente”, Gilbert Keith Chesterton spiegò che il “pericolo incombente” non era il bolscevismo, perché il bolscevismo era stato messo alla prova, e «il miglior sistema di distruggere un’utopia è realizzarla». Non era neppure un’altra guerra mondiale, anche se questa sarebbe scoppiata «quando la Germania farà … Continua a leggere

DIARIO DI UN CLANDESTINO

Numero 6865. Il numero dell’internato militare italiano Guareschi Giovannino avevamo già imparato a conoscerlo nelle pagine del Diario clandestino uscito nel 1949, con l’indimenticabile figuretta del soldatino Guareschi in copertina, la bandiera italiana con lo stemma sabaudo infilzata sul berretto. Era la prima cronaca pubblicata di quei diciotto mesi che lo scrittore, arrestato dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e … Continua a leggere

CHESTERTON. GENIO & ORTODOSSIA

  Per Bernard Shaw era «colossale», ma Orwell, che lo apprezzava come polemista, lo accusò di apologetica. La verità è che in «GKC» convivono due anime: il libero pensatore e il pedagogo di Ian Boyd Tratto da Avvenire del 13 giugno 2008 Chesterton è stato descritto come uno dei più grandi an­nunciatori dell’ortodossia cristiana nell’epoca moderna. Ber­nard Shaw lo ha … Continua a leggere

ESPERIENZE TRA CULTURE DIFFERENTI

Le persone di cui vorrei raccontare appartengono a tre mondi culturali diversi. Il primo: l’incontro con il professor Shodo Habukawa, che appartiene alla realtà buddista dello Shingon, in Giappone. Il secondo: l’incontro con il professor Wae’l Farouq, musulmano, egiziano e abitante a Il Cairo. Il terzo: quello con il dottor Jonathan Sierra, ebreo che vive a Gerusalemme. Per quanto riguarda … Continua a leggere

L’ETERNO APPETITO DELL’INFANZIA

C’è un film su San Francesco, uno dei tanti, che incomincia facendo vedere Francesco ancora bambino che guarda il mondo stando appeso a testa in giù. Col tempo ho capito che quel modo di fare mi torna sempre utile, perché guardare le cose da prospettive inconsuete aiuta a capire meglio come sono fatte per davvero, senza lasciarsi assuefare dalla regolarità … Continua a leggere

SUDDITANZA CULTURALE

     Lasciare il potere intellettuale al gramscismo? Sandro Bondi dichiara a Tempi di non avere alcuna intenzione di far guerra alla egemonia culturale della sinistra. Chiede Amicone, direttore di Tempi : Lei ha già ha speso parole generose per Nanni Moretti e Umberto Eco, per esempio. Oltre all’ecumenismo proverà a promuovere voci, personalità, espressioni culturali radicalmente diverse rispetto all’egemonia … Continua a leggere

LO STUPORE DELL’UNIVERSO

  di Carlo Cardia Tratto da Avvenire del 28 maggio 2008 Il mistero dell’universo si svela poco alla volta agli occhi e all’intelligenza dell’uomo, e rende più affascinante la sua avventura umana e spirituale. È connaturato all’apprendimento scientifico il fatto che l’uomo proceda per verità parziali, per teorie approssimate o anche errate, esplori le leggi fisiche, stenda lo sguardo fin … Continua a leggere

QUANDO LA RAGIONE NON CERCA LA FEDE

  Un incontro a Roma sui rapporti tra scienza e religione di Luca M. Possati Tratto da L’Osservatore Romano del 27 maggio 2008 “Nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie”. Con queste parole, nella famosa lettera alla granduchessa madre Cristina di Lorena (fine dell’estate … Continua a leggere

“DON CAMILLO E LA FEDE”

«Peppone si seccò e andò a piantarsi a gambe larghe davanti a don Camillo: “Si può sapere che cosa volete da noi? Veniamo forse noi da voi?”. [Risponde don Camillo]: “E cosa c’entra? Anche se voi non venite in chiesa Dio esiste sempre e vi aspetta”. Lo Smilzo intervenne: “Il reverendo ha forse dimenticato che noi siamo scomunicati?”. “È una … Continua a leggere

L’UOMO NON E’ UN MECCANISMO

Chesterton – come ha notato Giacomo Biffi – «non è cresciuto in una famiglia religiosa e non ha ricevuto una formazione cristiana nel senso preciso del termine. Non è stato preparato alla sua missione apologetica da qualche agguerrita università pontificia. Nessun movimento culturale cattolico l’ha illuminato, nessuna associazione dedita all’apostolato l’ha spronato alla “buona battaglia”. Si è fatto da solo. … Continua a leggere